Un cantiere aperto: l'Argentina arriva al Mondiale russo da finalista dell'ultima edizione, ma non ha ancora un impianto ben definito. Nelle qualificazioni sudamericane, l'Albiceleste non ha certamente incantato: dopo essere partita in maniera stentata con Bauza, ha virato su Sampaoli e cambiato totalmente modo di giocare. El Loco ha provato tante soluzioni, schierando in attacco prima Icardi, poi quel Benedetto che aveva fatto faville nel Boca e salterà il Mondiale per infortunio e poi Higuain, ma la sua squadra non ha mai convinto e ha strappato la qualificazione solo in extremis.
La certezza della Seleccion è senza dubbio Lionel Messi, che dopo l'ennesima stagione ad altissimo livello col Barcellona proverà nuovamente a scrollarsi di dosso l'etichetta di ''giocatore che non riesce a vincere con la sua Nazionale'': la finale mondiale del 2014 e le due finali perse col Cile in Copa America hanno rafforzato questa convinzione, ma c'è proprio Leo dietro la rimonta che ha regalato all'Argentina il Mondiale russo, e Sampaoli ha rafforzato il suo ruolo da leader all'interno dello spogliatoio. Un rafforzamento che passa anche attraverso alcuni ''sacrifici'': nella lista presentata da Sampaoli non ci sarà spazio per Mauro Icardi, inserito nei 35 pre-convocati, ma lasciato fuori insieme a Lautaro Martinez dopo il recupero del Kun Aguero, che si alternerà in attacco con Higuain. Dybala invece agirà da vice-Messi, saltando in extremis sull'aereo insieme al torinista Ansaldi.
Sarà l'Argentina degli esclusi eccellenti (out il Papu Gomez e Paredes), ma anche quella dei nuovi talenti: lottano per una maglia giocatori in rampa di lancio come Lo Celso, Tagliafico, Lanzini, Acuna, e gli ''argentini'' Pavon e Maxi Meza. E l'Argentina degli italiani, ben 5 saranno nella lista dell'Albiceleste, che ha perso per infortunio Sergio Romero: lotta tra Guzman, Caballero e Armani per la maglia da titolare.