I Faraoni tornano al Mondiale dopo 28 anni, e vogliono sorprendere tutti: dalla loro hanno un tecnico esperto come Hector Cuper, già in panchina nella positiva campagna in Coppa d'Africa, culminata con la finale persa contro il sorprendente Camerun, ma soprattutto Mohamed Salah. L'ex Roma è reduce da una stagione strepitosa, nella quale ha segnato 32 gol in Premier League e 44 complessivi con un Liverpool che si è giocato la finale di Champions League, ed è uno dei protagonisti attesi del Mondiale: un torneo sorprendente con l'Egitto, sommato a una grande finale, potrebbe lanciarlo definitivamente tra i candidati al Pallone d'Oro. Momo, però, salterà almeno la prima gara: l'infortunio nella finalissima contro il Real lo fermerà per due-tre settimane.
Sarà il Mondiale di Salah e di Hector Cuper, ma anche quello di Essam El-Hadary: lo storico portiere egiziano non invecchia mai, e dopo aver giocato strepitosamente in Coppa d'Africa, dovrebbe giocare titolare anche in Russia. Stabilirebbe un record, coi suoi 45 anni, l'ennesimo di una carriera che l'ha visto vincere 4 volte la Coppa d'Africa: El-Hadary giocherà il primo Mondiale in carriera, sfatando quello che era stato l'annoso tabù dei Faraoni, che non si erano qualificati neppure con la generazione d'oro guidata da Aboutrika. Nella rosa guidata dall'hombre vertical, ricordato da tutti per i successi sfiorati con Valencia e Inter e tornato grande con l'Egitto, c'è spazio anche per un ex della Serie A: il difensore Hegazy era stato una meteora nella Fiorentina, ma è cresciuto fino a diventare titolare nel West Bromwich e nella sua nazionale. Guiderà la difesa dei Faraoni, che possono sorprendere e qualificarsi nel gruppo A, approfittando della forte pressione mediatica sulla Russia.