A partire dalle 10.45, la Ferrari alza il velo sulla vettura (SF90) della stagione di Formula 1 2019 che vedrà ai nastri di partenza Sebastian Vettel e Charles Leclerc, pilota monegasco che va a sostituire Kimi Raikkonen, invece approdato all'Alfa Romeo Sauber.
SI PARTE ALLE 10.45
Ore 11.21 - Terminata la diretta della presentazione della Ferrari
Ore 11.15 - Interviene anche il presidente John Elkann: "Sono lieto di essere qui di fianco all'auto, è bellissima ma anche competitiva. Essere Ferrari è qualcosa di speciale, unico. La storia è nata 90 anni fa grazie alla tenacia del nostro fondatore, dalla sua passione per le corse e per la vittoria. Questo è rimasto nella scuderia, la Ferrari deve sempre spingere per trovare nuove idee. Essere Ferrari significa essere un team, Binotto è a Maranello da 25 anni e sa bene cosa vuol dire lavorare tutti assieme dentro e fuori la stagione. Per Essere Ferrari, quello che viene in mente è l'orgoglio di una squadra che unisce l'intero paese e rappresenta il meglio dell'Italia per l'inventiva, innovazione e indipendenza. Soprattutto il cuore, cuore Ferrari. E' importante per i tifosi che ci siano vicini e ci sostengano con il loro affetto. Iniziamo un importante stagione e decennio che ci porta ai 100 anni. Abbiamo bisogno di farlo tutti insieme".
Ore 11.12 - Arrivano Vettel e Leclerc. Parte Vettel: "Siamo emozionati, scopriamo ora l'auto. Abbiamo visto alcune componenti ma è la prima volta che la vediamo già pronta. Purtroppo non ho la tuta per salire subito, non vedo l'ora di partire. Ognuno svolge il proprio ruolo, Mattia fa parte del team da anni così come Piero. Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato bene, sarà un nuovo modo di lavorare con Charles che gareggia sin da bambino. Entrare in Ferrari è un passo importante per lui, sarà emozionato anche lui. Siamo sulla strada giusta e continuare a migliorare". Ecco, invece, le parole di Leclerc: "Sono molto emozionato e non vedo l'ora di partire, è una giornata molto emozionante. Sono cresciuto nella Ferrari Driver Academy che mi ha aiutato a crescere con l'obiettivo di arrivare sulla Ferrari e sono emozionato. Non sono nervoso, è una grande opportunità avere un compagno come Sebastian, posso imparare molto da lui e sono certo che sarà una stagione esaltante. La chiave è lavorare assieme e sono sicuro che ce la faremo".
Ore 11.10 - Richiamato sul palco ancora Mattia Binotto: "Preferisco concentrarmi sui contenuti, dal 2018 abbiamo ottenuto ottimi risultati ma quest'auto rappresenta un'evoluzione. Non è rivoluzionaria ma vogliamo raggiungere più velocità e successi. Abbiamo lavorato sull'anteriore, il muso è un po' diverso anche per restare nel regolamento. Il retro è più ristretto, il motore è stremato grazie al lavoro fatto sotto la scocca e su tutti i componenti. E' un sogno per noi e per me, i piloti sono i migliori che esistano".
Ore 10.58 - Parla Binotto: "Giornata speciale, sono emozionato e orgoglioso del nostro team, di guidare la Ferrari e di portare avanti il sogno di Enzo Ferrari. Guardo avanti, non c'è molto di cui pensare. Dobbiamo lavorare al meglio, essere Ferrari è qualcosa di unico. Credo che siamo unici, nessuno come noi. Essere Ferrari è passione, determinazione, appartenenza, coraggio, competizione, eccellenza, integrità, tradizione. Credo che da parte nostra sia un orgoglio e un dovere perseverare la tradizione lanciata dal nostro fondatore. Un dovere che si trasforma nella nostra missione. Tra una settimana iniziano i test, tra 17 giorni inizia il Mondiale. Non siamo ancora pronti ma siamo concentrati e abbiamo voglia di partire. Nel 2018 non abbiamo vinto però ci sono aspetti positivi: ottima strategia in Australia che ha portato alla vittoria, in Austria che Vettel che ha superato con due ruote sull'erba. Silverstone dove abbiamo vinto dopo tanti anni, lì è sempre speciale perché bisogna avere un'auto efficiente. Il giro più veloce a Monza, non abbiamo vinto ma avevamo un'ottima macchina e abbiamo preso la prima fila mentre in Brasile abbiamo fatto il pit-stop più veloce di sempre andando sotto i 2''. 2018? Efficienza, potenza, squadra".
Ore 10.45 - Parla l'AD Camilleri: "Benvenuti a tutti, vorrei ringraziare i nostri ospiti per il lancio della nuova vettura. Ringrazio gli sponsor, i partner, la stampa e gli organi di governo. Negli anni, Piero (Ferrari, ndr) ha visto tante presentazioni ma l'auto che presenteremo oggi è frutto del grande lavoro di tutti i talenti che lavorano in Ferrari, la creme de la creme. Per noi è importante quest'anno perché celebreremo il 90° anniversario della nascita, siamo guidati dalla visione del fondatore Enzo Ferrari. La storia è gloriosa e sappiamo che ci sono grandi aspettative, rappresentiamo l'orgoglio della Nazione e ci affidiamo al talento di tutti quelli che lavorano con noi. L'ultima stagione è stata la migliore negli ultimi anni ma non abbiamo centrato l'obiettivo, lavoreremo con grande impegno e dedizione. Ringrazio chi ha dato un grande contributo e che non sono con noi quest'anno: Kimi Raikkonen e Maurizio Arrivabene. Oggi inizia un capitolo importante e alla guida c'è Binotto, lui ha cominciato a lavorare in Ferrari e ha mostrato capacità tecniche e di leadership. Costruisce il gruppo, di talento e determinato a fare la differenza. Ho fiducia in lui e che guiderà la Scuderia a successi ancora più grandi. Abbiamo due piloti straordinari: nonostante i quattro titoli mondiali, è affamato di vittorie e determinato a realizzare i nostri scopi e che darà il suo supporto alla scuderia. Sebastian sarà affiancato da Leclerc, ha grande talento ma grande maturità. Ha capacità e velocità, siamo certi che il suo futuro sarà radioso. Mattia, Sebastian e Charles saranno sotto le luci dei riflettori ma dietro di loro ci sono tanti uomini e donne che formano un gruppo che rendono la Ferrari unica. Hanno sempre il nostro supporto, c'è grande pressione ma faremo sì che l'atmosfera sia sempre serena. E' una condizione fondamentale per avere un team coeso in cui talento, trasparenza e capacità possano fiorire. Ringrazio i tifosi che ci sostengono con grande passione, fedeltà e ci ispirano a fare meglio. Vogliamo renderli orgogliosi perché non meritano altro".
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