La Colombia deve raccogliere i frutti di una generazione fantastica, arricchita dai talenti sbocciati negli ultimi quattro anni: se nel 2014 la squadra di James e Falcao era arrivata fino agli ottavi, quest'anno l'obiettivo è ancora più grande e corrisponde quantomeno ai quarti di finale. In panchina c'è ancora José Pekerman, che ha dato solidità e ordine tattico a una squadra da sempre troppo disordinata per fare risultato. Per aiutarlo a migliorare sotto questo aspetto, nello staff Mondiale ci sarà anche Esteban Cambiasso, chiamato a catechizzare i centrocampisti sui movimenti difensivi.
Il Cuchu è atteso da un grande lavoro, ma avrà a disposizione un materiale di prim'ordine, che ha in Wilmar Barrios il miglior talento e in Cardona un trequartista tutto genio e sregolatezza. Entrambi arrivano dal Boca, che ha in rosa anche Frank Fabra che sarà titolare a sinistra in difesa, dove ci sono i giocatori di maggior prospettiva. Arias (in orbita Juve), il barcellonista Mina e Davinson Sanchez (Tottenham) completano una retroguardia che mischia fisicità e velocità, a cui potrebbe fare comodo anche l’esperienza del milanista Zapata.
Completa la pattuglia degli ''italiani'' Cuadrado che, insieme all'ex Fiorentina Carlos Sanchez, è entrato nei 23. Il protagonista più atteso, però, è ancora James Rodriguez, chiamato a ripetere lo sfavillante Mondiale del 2014: sarà lui il trait d'union tra le ali e un attacco ancora da scegliere, dove Miguel Borja (super nel Palmeiras), Bacca, Muriel e Falcao si giocano due maglie. Out invece Teo Gutierrez e Duvan Zapata. La Colombia si affiderà anche ai guantoni di Ospina: il portiere è una riserva nell'Arsenal, ma in Nazionale si trasforma.