A Parigi si conclude la preolimpica. Da venerdì sette azzurri per accedere ai Giochi guidati dal c.t. Renzini

Pubblicato il 1 giugno 2021 alle 21:30
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport

La comitiva azzurra diretta a Parigi per il torneo che assegna i restanti pass europei per 2020, e arrivata a destinazione nel tardo pomeriggio, guidata da Vittorio Lai, presidente onorario federale e da Emanuele Renzini, responsabile tecnico della squadra con due uomini: Simone Fiori (81) e Muhiidine Aziz (91) e cinque donne: Giordana Sorrentino (51), Irma Testa (57), Rebecca Nicoli (60), Angela Carini (69) e Assunta Canfora (75) che ha sostituito Flavia Severin. Con loro i tecnici Gennaro Moffa e Riccardo D’Andrea, il fisioterapista Fabio Morbidini e il massaggiatore Pierluigi Pantini.

Prima della partenza ho chiesto al c.t. Renzini come si è svolta l’ultima parte della preparazione e la condizione dei sette atleti alla vigilia del torneo.

“Intanto i ragazzi sono tutti al top, hanno entusiasmo e fiducia, decisi a salire sul ring con la cattiveria che ci vuole in questa situazione. Consapevoli che qui non ci sono ripescaggi di sorta. Dopo il torneo di Usti, le ragazze hanno proseguito ad Assisi, allenandosi con la Colombia e il Brasile, che aveva in squadra la Ferreira iridata in carica nei leggeri. Irma nell’ultimo test su tre riprese l’ha fatta impazzire, muovendosi e rientrando da vera campionessa. A chi mi chiede cosa farà contro la Vorontsova, testa di serie numero uno, rispondo che sarà la russa a doversi inventare qualcosa di straordinario per batterla. La 51 kg. Giordana Cosentino è al top, ha fatto i guanti con la belga Persoon, mettendola spesso in difficoltà, pronta alla battaglia con la Radovanovic, per afferrare il pass olimpico. Angela Carini arriva a Parigi al massimo della condizione. Vederla in allenamento è una delizia, agile e scattante, meglio che a Usti, quindi in grado di battere la Sonvico, che gioca in casa ma i pugni devi darli per vincere e Angela è migliore della francese. La leggera Rebecca ha dovuto stare ferma un anno abbondante, ma il riscontro al torneo di Usti ha superato ogni più ottimistica previsione. Certo non può essere al 100%, ma per batterla devi essere una super. Intanto pensiamo a vincere contro la giovane slovacca Triebelova e aspettiamo chi vince tra Dubois e Potkonen, che sarà una battaglia pesante e incerta. Poi vedremo. Si qualificano in sei e quindi possiamo sperare anche nel recupero. Per Assunta Canfora tutto è possibile, lei è una che non si da mai per vinta e così farà a Parigi”.

Restano Fiori e Aziz, che trovano avversari sulla carta favoriti come il russo Khataev e il turco Ilyas. Possono farcela i nostri?

“Io dico che ce la giochiamo alla pari. Intanto tutti e due stanno non bene ma benissimo e questa premessa è d’obbligo. Fiori recentemente ha vinto tornei contro avversari sulla carta meglio quotati e non dimentichiamo che nel 2019 ai Giochi europei a Minsk ha battuto proprio il russo. Per quanto riguarda Aziz è carico come una bomba e sta ritrovando tutta la fiducia che gli era mancata in passato. Certo ci vuole un pizzico di fortuna, ma sarebbe ora che arrivasse. Da tempo non ci regalano nulla, semmai il contrario”.

A Londra nel 2020 vennero eliminati all’esordio: Manuel Cappai (52), Francesco Maietta (57), Paolo Di Lernia (63), Vincenzo Mangiacapre (69), Salvatore Cavallaro (75) e Clemente Russo (+91 Kg.), che non poté gareggiare per indisposizione. Dopo il torneo, potrebbero esserci dei recuperi, tenendo conto dei piazzamenti nei due mondiale 2017 e 2019. In questo caso, Salvatore Cavallaro potrebbe venire recuperato. La Task Force nell’ultimo comunicato ha scritto che il torneo riprende esattamente da dove venne interrotto. Qualora venisse mantenuto lo stesso criterio, nell’impianto parigino del Grand Dôme di Villebon-sur-Yvette,il 4 giugno sono in programma su due ring, sezioni pomeridiane e serali. I sei dei sette azzurri sono impegnati. Nei 57 kg. Irma Testa contro la russa Vorontsova inaugura la giornata sul ring A, la seguirà Rebecca Nicoli contro la slovacca Triebelcova. Sul ring B, sono in programma nei 75 kg. Assunta Canfora contro la turca Sennur Demir, mentre nel penultimo match Simone Fiori affronta il russo Khataev. Le prime con inizio alle 12, la successiva alle 18. Nel turno serale che inizia alle 18, sul ring A, Aziz Mouhiidine contro il turco Ilyas, mentre sul B, Angela Carini si gioca il pass contro la francese Emilie Sonvico. Il 5 giugno nel turno pomeridiano toccherà a Giordana Sorrentino contro la Radovanovic (29 anni) per la quale la Serbia, ha investito nella preparazione parecchi soldi. Vedremo se basteranno per fermare la nostra azzurra. Questo il cammino di un programma che è rimasto fermo per 15 mesi. Era il pomeriggio del 14 marzo 2020 e sotto le volte del Copper Boxe Arena di Londra suonava il colpo di gong che dava il via alla prima sfida tra la inglese Dubois e la bielorussa Staradub, vinta dalla prima. Scattava così la preolimpica europea per Tokyo. Nel cielo d’Europa la nuvola nera della pandemia aveva iniziato il suo percorso nefando, ma l’Inghilterra faceva finta di niente. Per non parlare della Task Force - la Commissione instaurata dal CIO, in sostituzione dell’AIBA, squalificata a tempo indeterminato in relazione ai Giochi, dopo averne combinate di tutte e di più – che nei fatti si è dimostrata peggio di chi l’ha preceduta, creando teste di serie a capocchia, confermando l’assoluta impreparazione nel settore specifico. Il torneo venne fermato al mattino del 17 marzo, terzo giorno di gare, dopo i primi casi di covid all’interno di alcune nazioni presenti al torneo. In quello spicchio di torneo, nei maschi si sono qualificati gli otto dei 52 e altri 8 nei 57, ovvero 16 pass, contro i 50 totali, in palio gli altri 34 divisi nelle restanti sei categorie. Mentre nel settore femminile restano ancora da assegnare tutti e 27 i pass disponibili per le cinque categorie. A Londra si erano presentati 217 maschi e 99 atlete. La manifestazione verrà trasmessa su Olympic Chanel, che irradia tutta l’attività inerente i Giochi.

Giuliano Orlando