C'è anche Michel Platini tra i sette candidati alla presidenza della Fifa, le cui elezioni sono in programma il 26 febbraio. L'elenco è stato reso noto dalla Commissione elettorale: oltre al presidente dell'Uefa ci sono il segretario generale Gianni Infantino, Ali Bin Al Hussein, Hassan Bility, Jerome Champagne, Salman bin Ebrahim Al Khalifa e Tokyo Sexwale. Le candidature saranno valutate dalla Commissione, ma per Platini varrà un regime diverso.
Il presidente dell'Uefa in carica, infatti, sta scontando la pena della sospensione di 90 giorni inflitta dal Comitato etico della Fifa in merito alla questione dei due milioni di franchi svizzeri ricevuti da Blatter nel 2011 e oggetto di indagine da parte del procuratore generale svizzero. Il nome di Platini verrà perciò preso in considerazione dalla Commissione elettorale solo se la sospensione dovesse esaurirsi o essere annullata prima delle elezioni: solo a quel punto si deciderà come procedere nei suoi confronti.
Oltre a Platini concorrono per la poltrona di numero uno del calcio mondiale il principe Alì Bin Al Hussein di Giordania, il presidente della Federcalcio liberiana Musa Hassan Bility, l'ex vicesegretario generale della Fifa Jerome Champagne, il presidente della Confederazione asiatica Salman bin Ebrahim Al Khalifa, l'attivista anti-apartheid e uomo d'affari sudafricano Tokyo Sexwale e il segretario generale dell'Uefa Gianni Infantino. Nel frattempo Joseph Blatter, in una dichiarazione rilasciata all'agenzia russa Tass, assicura: "La Russia non perderà l'organizzazione dei Mondiali 2018, è un'ipotesi che escludo".