I 560 milioni di euro con cui la Fininvest dovrà risarcire la Cir di Carlo De Benedetti hanno prefigurato scenari apocalittici per il Milan. Il club rossonero, di cui la famiglia Berlusconi è proprietaria, subirà indirettamente l'ingente esborso economico stabilito dal Lodo Mondadori. Come ripianare i debiti di bilancio? Come competere in serie A e in Champions League? Le strade percorribili sono due: la quotazione su un mercato estero - quello asiatico - che faciliti l'apertura ad un pubblico di investitori più diffuso, oppure la cessione di una percentuale della società ad altri gruppi imprenditoriali.
L'amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, se a commento della sentenza del Tribunale di Appello di Milano aveva espresso preoccupazione per il domani del Milan, oggi, in occasione della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione, ha corretto il tiro: "La sentenza non influisce in alcun modo sulle attività del Milan. Berlusconi non intende mollare e continuerà a mettere a disposizione le sue risorse, come fa dal 1986".
Ulteriore conferma è giunta dalla voce di Barbara Berlusconi, che si è affrettata a tranquillizzare i tifosi: "Ridimensionamento? Non se ne parla, anzi, sono convinta che diventeremo ancora più grandi". Dunque l'ipotesi dell'entrata di un nuovo socio, che porti capitali freschi da immettere sul mercato, pare per il momento accantonata. D'altra parte due anni fa si arenarono alla nascita le trattative con investitori di Dubai e nel corso dell'estate 2010 fu seccamente smentito l'avvicinamento del colosso petrolifero russo Gazprom. La famiglia Berlusconi ha già fissato il passaggio di consegne tra Silvio e Barbara, entrata a far parte del consiglio di amministrazione del Milan qualche mese fa. Solo un annuncio a sorpresa del Presidente del consiglio potrà chiarire una volta per tutte il futuro a tinte rossonere.