Nove titoli mondiali posson bastare. Questo è il pensiero del pluri-iridato del rally Sebastien Loeb che pare pronto a lasciare il circus, che frequenta dal 1998. "Rimando la decisione da un paio d'anni, ora mi sento alla fine di qualcosa... ogni tanto correrò ancora, sicuramente mi godrò molto di più le gare. In futuro mi piacerebbe fare il patron del mio team", ha dichiarato il campione francese in un'intervista a Max.
Loeb ha parlato della sua carriera: "Ho avuto la fortuna di provare la Formula Uno con una Red Bull ma continuo a preferire i rally per la varietà dei paesaggi che puoi scoprire e sfidare in ogni angolo del mondo, se non avessi fatto il rallista, mi sarebbe piaciuto guidare aerei, magari dei caccia o avrei rischiato seriamente di fare l'elettricista".
Il campione francese, iridiato consecutivamente dal 2004 al 2012 al volante della Citroen, ha poi toccato tanti altri temi, citando pure Valentino Rossi: "Un'altra carriera esaltante? Quella di Rossi. Paura? Non vado mai oltre il mio limite, faccio solo quello che so di poter fare. Quando sono in gara non penso più a niente, cerco di non farmi condizionare da nessun tipo di superstizione. Oltre alle vittorie sono le parole di mia figlia a darmi le emozioni più belle; dall'anno prossimo mi godrò di più i momenti di casa, con la mia famiglia e i miei amici".
Loeb chiude con un aneddoto: "Ricordo il 1998: avevo rotto la mia vettura in prova e non eravamo assicurati. I miei finanziatori non avevano più soldi e quindi ho dovuto fermarmi lì". Non si fermò e da lì iniziò la leggenda di Sebastien Loeb.