L'omofobia è diventata il primo problema negli stadi inglesi, ora che le campagne contro il razzismo hanno cominciato a dare frutti. E' quanto emerge da un rapporto stilato da una commissione bipartisan del Parlamento britannico. "Da quanto emerge l'omofobia potrebbe diventare nel calcio un problema più grande rispetto ad altre forme di discriminazione", si legge nel rapporto, "recenti ricerche hanno evidenziato che il 25% degli spettatori ritiene che i tifosi siano omofobi e il 10% ritiene che il calcio sia razzista".
Il 14% di spettatori di partite di calcio intervistati hanno dichiarato di aver sentito insulti omofobi. Nel rapporto si invita la Football Association "a lavorare insieme alle autorità preposte e alle organizzazioni No profit per promuovere una grande campagna per evidenziare gli effetti negativi di linguaggi e comportamenti omofobi all'interno e attorno al calcio a qualsiasi livello".
La campagna dovrebbe offrire sostegno agli individui colpiti da simili comportamenti e creare una struttura per raccogliere le denunce di casi di omofobia. L'ex attaccante Justin Fashanu, suicidatosi nel 1998 all'età di 37 anni, è l'unico calciatore del campionato inglese ad avere mai dichiarato pubblicamente di essere omosessuale.