"Se Wabara è stata insultata e sputacchiata è stato certamente un grave episodio di inciviltà non ascrivibile alla Comense, ma altrettanto grave è stato il comportamento della giocatrice, che, evidentemente, non ha ancora capito come deve comportarsi un'atleta in tale occasione, e con ciò scadendo al livello di chi l'ha offesa". Con queste parole, pubblicate sul sito ufficiale della Pool Comense, il presidente della società lariana Antonio Pennestrì interviene sull'episodio di razzismo ai danni di Abiola Wabara, giocatrice italiana di colore della Geas Sesto durante il derby di mercoledì. "Non permetto che nessuno osi gettare pessima reputazione sui tifosi della Comense - aggiunge Pennestrì - che, nel tempio della pallacanestro italiana, hanno sempre sostenuto civilmente, con calore e profondo rispetto degli avversari, la propria squadra".
Nel frattempo la Procura federale "ha avviato un'indagine sugli insulti razzisti all'atleta", come si legge sul sito ufficiale della Federazione italiana di pallacanestro. La Digos di Como, inoltre, ha acquisito i filmati della partita di basket femminile Comense-Geas Sesto San Giovanni disputata l'altro ieri sera a Casnate (Como) per identificare gli autori dei cori razzisti contro Abiola Wabara. Non si esclude che i responsabili siano ultrà del Como calcio che erano entrati nel palazzo dello sport a partita già iniziata da un pezzo.