"Il ritorno di Kakà al Milan? Io andrei a prenderlo a piedi". Queste le parole pronunciate ieri da Rino Gattuso su un possibile ritorno del brasiliano in rossonero. Un'ipotesi non più così remota dopo il ciclo di amichevoli disputate dalle merengues negli Stati Uniti. Kakà, che aveva ben impressionato nel primo test contro i Los Angeles Galaxy, è andato via via calando: contro il Chivas di Guadalajara è stato sostituito al '47 dopo una prestazione incolore; nell'ultima partita contro lo Union Filadelfia, Mou non lo ha fatto partire tra i titolari, ma gli ha concesso comunque l'intero secondo tempo, e il brasiliano non ha ripagato la sua fiducia.
Il Mourinho-pensiero di giugno sembra così già tramontato: "Kakà questa estate potrà finalmente riposare - disse il tecnico del Real Madrid nel periodo di vacanza -. Poi farà una vera preparazione. Negli ultimi 4 anni, per guai fisici e impegni con la nazionale, non è riuscito a farla. La mia convinzione e speranza è che la prossima stagione lui possa far la differenza".
Una cosa è certa: da quando Ricky indossa la camiseta blanca il suo rendimento non è mai stato all'altezza della sua fama e, soprattutto, del suo ricco ingaggio. I 9 milioni netti che il brasiliano percepisce dal Real, al pari della stella Cristano Ronaldo, sono il principale ostacolo ad una sua eventuale partenza. Secondo il quotidiano spagnolo As, Milan e Chelsea sono alla finestra, ma non hanno alcuna intenzione di garantire quel tipo di contratto ad un giocatore che, ad oggi, appare tutt'altro che un fuoriclasse.