Real Madrid-Barcellona: le pagelle

Pubblicato il 15 agosto 2011 alle 12:03:27
Categoria: Notizie Liga
Autore: Redazione Datasport.it

 

Casillas: 6 – Reattivo quando è chiamato in causa dalle incursioni blaugrana, non può nulla sullo straordinario destro a girare di Villa e sul tocco sottomisura di Leo Messi, che contro di lui non sbaglia davvero mai.

Sergio Ramos: 5,5 – Bene nei primi minuti, bravo come al solito a spingere sulla sua corsia. Poi lascia troppo spazio a Villa e il numero 7 di Guardiola lo punisce con un gran gol dal limite. Nervoso, perde brillantezza nel secondo tempo.

Carvalho: 6 – La difesa del Real Madrid non viene chiamata spesso in causa ma nel finale del primo tempo anche lui non riesce ad opporsi all’uno-due che ribalta temporaneamente il risultato.

Pepe: 6 – Luci e ombre. Il solito gigante in difesa, scivola però in occasione del gol di Messi lasciando via libera all’argentino. Si riscatta servendo un assist perfetto a Xabi Alonso per il 2-2. Non risparmia interventi duri e spesso inutili, ma la cosa non sorprende più.

Marcelo: 5,5 – Vivace e propositivo quando sono le merengues a fare la partita, in apprensione quando deve difendere, soprattutto contro Sanchez e Messi. Un suo sgambetto al fenomeno argentino meritava almeno un cartellino giallo.

Khedira: 5,5 – Il centrocampista tedesco soffre le geometrie rapide del Barcellona, interrompendo raramente le iniziative dei blaugrana.

Callejon: 6 – Entra in campo con la giusta determinazione, a volte troppa quando pressa fallosamente su Iniesta. Che si vendica poco dopo con un tunnel.

Xabi Alonso:  7 – Tra i migliori nel Real Madrid. Corre, chiude gli spazi, rilancia e trova anche il gol del 2-2 con un destro rasoterra che supera Victor Valdes. Cerca di far girare velocemente la sfera per impedire al Barcellona di praticare il suo calcio, ci riesce solo a tratti.

Di Maria: 5 – Fumoso, entra in diverse azioni offensive ma con poca concretezza. Sicuramente non al meglio della forma, Mourinho lo sostituisce ad inizio ripresa.

Coentrao: 6 – Gioca come esterno di centrocampo, bravo negli inserimenti ma poco concreto quando si tratta di concludere o di servire l’assist vincente ai compagni.

Ozil: 6 – Pronto a sfruttare l’assist di Benzema dopo 13 minuti e a freddare Victor Valdes in uscita. Poi esce gradualmente dalla partita accendendosi solo a tratti, senza essere mai davvero pericoloso.

Cristiano Ronaldo: 6,5 – Non il miglior Cristiano Ronaldo, ancora lontano dal bomber in grado di segnare 40 reti nell’ultima Liga. Ma ugualmente in grado di impensierire la difesa blaugrana con le sue accelerazioni e conclusioni improvvise su cui Victor Valdes si fa trovare pronto.

Benzema: 6 – Partenza scintillante, con uno slalom che ubriaca Abidal e un assist al bacio per Ozil che il tedesco deve solo spingere in rete. Ha l’occasione del raddoppio ma esita e si vede respingere la conclusione da Mascherano. Cala minuto dopo minuto nella ripresa, fino alla sostituzione.

Higuain: sv – In campo negli ultimi dieci minuti, non incide.

 

Mourinho: 6,5 – Bravo nel motivare i suoi in vista dell’ennesimo incontro contro il Barcellona, come dimostra la partenza sprint nei primi minuti e le diverse occasioni avute anche dopo il vantaggio. Il black-out nel finale di primo tempo mette la strada in salita in vista del ritorno, il gol di Xabi Alonso riaccende la speranza. Conferma la fiducia a Benzema, ripagata solo in parte, e non chiama in causa Kakà nonostante i tentativi di assalto negli ultimi venti minuti. Futuro lontano dal Bernabeu per l’ex rossonero?

 

Victor Valdes: 7 – Subisce un assedio nei primi minuti di gioco e al 13’ deve capitolare quando Ozil si presenta da solo davanti a lui. Non può nulla sulla conclusione radente di Xabi Alonso ma in diverse occasioni , in particolare su Benzema e Cristiano Ronaldo, si supera tenendo in partita i suoi.

Dani Alves: 6,5 – Ha di fronte l’avversario più temuto ma non si scompone e riesce a limitarne le iniziative. Ordinato nelle chiusure, non si concede i soliti affondi sulla corsia destra.

Mascherano: 6,5 – Gioca in un ruolo non suo, dove paga anche un fisico sicuramente non statuario. Poco presente in occasione del vantaggio madrileno, si riscatta con diversi interventi decisivi e con chiusure precise che evitano guai peggiori.

Abidal: 5,5 – Parte da centrale e si concede diverse discese palle al piede che fanno venire i brividi a Guardiola e ai tifosi catalani. Poi, con l’ingresso di Piquè, si sposta a sinistra e presidia senza particolari patemi.

Adriano: 6 – Schierato sulla sinistra, non lascia spazi alle volate di Di Maria e controlla con ordine la sua zona senza affondare sulla fascia.

Piquè: 6 – Entra nel finale e contribuisce ad innalzare il muro difensivo per annullare gli assalti del Real alla ricerca del terzo gol.

Keita: 5,5 – Gioca come mediano in assenza di giocatori come Xavi e Busquets e la differenza si sente, soprattutto nei primi minuti. Cresce nel finale di primo tempo, insieme a tutta la squadra, ma lascia qualche dubbio.

Thiago Alcantara: 6,5 – Conferma quanto di buono ha fatto vedere in questo pre-campionato, mostrando piedi buoni e grande senso della posizione. L’arrivo ormai ufficiale di Fabregas al Camp Nou riduce gli spazi disponibili nella zona centrale del campo. Conviene andare altrove per giocare?

Xavi: 6 – Entra nella ripresa per testare la propria condizione fisica in vista dell’avvio della Liga e per alleggerire la pressione degli uomini di Mourinho con il possesso palla.

Iniesta: 6,5 – Mai una prestazione banale, anche quando i compagni di reparto sono diversi dal solito. Abile a farsi trovare libero dai compagni, pronto a rilanciare l’azione, freddo nell’evitare ogni reazione dopo interventi al limite degli avversari.

Villa: 6,5 – Il voto è riferito unicamente al gol, splendido, con cui annulla il vantaggio di Ozil. Riceve palla sulla sinistra, si accentra e fa partire un destro a girare che si spegne nell’angolo alto alle spalle di Casillas. Per il resto della partita, assiste da spettatore alle azioni dei compagni.

Pedro: sv – Pochi minuti in campo per Villa, non entra nel vivo del gioco.

Sanchez: 6,5 – Nei primi minuti sente la tensione dell’esordio in un match così importante e fatica a rendersi pericoloso. Poi prende fiducia e i dribbling visti ad Udine si materializzano anche sul prato del Bernabeu. Mette alle corde Marcelo quando affonda, forse si dimostra ancora poco concreto in zona gol.

Messi: 6,5 – Il Barcellona non attacca per tutta la partita, come forse era nelle previsioni in attesa della gara di ritorno, ma quando il pallone arriva sui piedi del numero 10 argentino, i tifosi del Real trattengono il fiato. Nel primo minuto di recupero crea dal nulla un’occasione e, complice la scivolata di Pepe, fredda ancora una volta Casillas al Bernabeu dopo la doppietta nella semifinale di Champions.

 

Guardiola: 6 – Preferisce non rischiare Xavi e Piquè, e la scelta sembra non pagare dopo i primi trenta minuti di gioco. Nel finale di tempo però i campioni in campo ribaltano impressione e risultato. Il modulo di gioco non cambia, così come la filosofia in campo. L’arrivo di Fabregas arricchisce le carte in mano al tecnico catalano ma scegliere l’undici titolare diventerà sempre meno semplice.