Un momento così difficile José Mourinho l'aveva vissuto soltanto nei suoi ultimi mesi in Inghilterra. La sconfitta di Malaga ha portato con sé pesanti strascichi in casa Real Madrid: i punti di distacco dal Barcellona sono 16, per tutti un divario ormai incolmabile e lo spogliatoio delle merengues, dopo il caso Casillas (il capitano è stato lasciato in panchina per punzione nell'ultima gara di campionato), appare allo sfascio. Come se non bastasse la stampa spagnola sembra davvero non poterne più del comportamento sopra le righe dello Special One.
"Mou si rende ridicolo", titolava questa mattina la prima pagina di Marca, quotidiano notoriamente vicino alla società della capitale: caos tattico ed epurazione di Casillas tra le imputazioni più pesanti sul groppone del buon José. As ha invece lanciato un curioso sondaggio tra gli internauti: Mou sta facendo di tutto per farsi cacciare dal Real? Alla domanda il 93 per cento dei votanti ha risposto sì, lasciando intuire che ormai anche la tifoseria madridista non crede più nell'impegno dell'allenatore.
Del resto Mourinho è così: grande allenatore, di sicuro il miglior motivatore del mondo, ma i suoi periodi nella stessa società non sono mai andati oltre i due anni e mezzo. Porto e Inter sedotte e abbandonate dopo due anni di trionfi, Chelsea e forse Real che lo congedano dopo un paio di stagioni notevoli ma non di totale dominio. Tanto la sua risposta è sempre la stessa: "Io sono l'unico allenatore che può allenare dove vuole", ha più volte ribadito. E i pretendenti non mancheranno di certo.