Al Real Madrid c’è chi ha già messo una pietra sul passato. Un passato ingombrante con il numero 7, ma che ora brilla da un’altra parte. Quel sette, però, è subito finito sulle spalle di Mariano Diaz, attaccante esterno cresciuto proprio all’ombra del Santiago Bernabeu, nelle giovanili del Real Madrid, e ora erede designato di Cristiano Ronaldo. Che nei suoi pensieri, evidentemente, non è neanche un’ombra. “Vestire la maglia numero 7 del Real Madrid è un onore: era libera e l’ho scelta. Indossare una maglia che hanno vestito leggende del calibro di Butragueño per me è un onore nonché una responsabilità. Il numero però conta relativamente”. Butragueño è una leggenda a Madrid e su questo non c’è dubbio, resta il fatto che Mariano Diaz ha dimenticato chi di quel 7 ci ha fatto un marchio. Emozione? Omissione? Chi lo sa, di certo al Real Madrid si aspettano tanto dall’attaccante esterno classe 1993 che è tornato in Spagna dopo una stagione brillante in Ligue1 con la maglia del Lione (21 reti in 42 partite).
E in occasione della presentazione di Mariano Diaz, il presidente blancos Florentino Perez ha colto l’occasione per tracciare un bilancio del calciomercato Real in cui è volato via CR7 e sono arrivati il portiere Courtois, il laterale Odriozola e le promesse Lunin e Vinicius, oltre a Mariano: “Abbiamo un organico eccezionale e l'abbiamo ampliato in estate. Sappiamo che il cammino da seguire è quello tracciato da Santiago Bernabeu. La maglia del Real Madrid deve essere indossata dai migliori giocatori del mondo, i migliori della Spagna e i prodotti più forti della nostra cantera. Lo perseguiremo cercando di essere sempre fedeli alla nostra storia”.