Alvaro Morata dice no all'Italia e al Milan. Dichiarazioni di facciata dopo la vittoria della Champions League col Real Madrid o concreta intenzione di non muoversi dalla Spagna? Difficile dirlo anche se il sogno dei rossoneri di riportare il bomber spagnolo in serie A resta molto complicato. I dirigenti Fassone e Mirabelli erano a Cardiff in occasione della finale e dalla prossima settimana tenteranno l'assalto con la mediazione dell'avvocato Beppe Bozzo.
"Di nuovo in Italia? Sicuramente no, vorrei continuare qua poi vedremo cosa succede ma è difficile. Il Milan su di me? Non lo so, leggo i giornali ma non so nient'altro. L'Italia mi piace ma sono contento qui: il Real è la mia squadra e Madrid la mia città. La Juve è la mia seconda casa, non si sa mai...", ha detto Morata ai microfoni di Premium dopo la conquista della Champions, il trofeo che gli era sfuggito due anni proprio con la maglia dei bianconeri a Berlino contro il Barcellona.
Il Milan non si farà certo spaventare di queste parole anche perchè pare invece che il giocatore abbia già detto sì al nuovo ambizioso progetto rossonero, e non sarà la Champions a cambiare le carte in tavola perchè lo stesso Morata non ha mai nascosto il desiderio di avere maggior spazio e giocare da protagonista. Chiaramente ci sarà da convincere il Real Madrid e il presidente Florentino Perez che a Premium ha dichiarato: "Morata e James Rodriguez giocheranno in Italia nella prossima stagione? Spero di no, hanno tutti e due un contratto con noi e spero li rispettino. Ma dovremo parlarne".
Morata resta il primo obiettivo per l'attacco ma non mancano le alternative per il Milan: oltre a Aubameyang e Belotti, l'ultimo nome è quello di Andrè Silva, giovane bomber del Porto, 21 anni, che è stato proposto dal potente manager Jorge Mendes. Per ora i rossoneri non valutano altre piste, almeno finchè ci sarà anche solo un piccolo spiraglio per arrivare a Morata.