Due anni e due mesi di reclusione. Questa la condanna inflitta dal Tribunale di Roma a Gennaro De Tommaso, il celebre Genny 'a Carogna balzato sulle prime pagine dopo i fatti dell'ultima finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Il capo ultrà del Napoli, infatti, è stato ritenuto colpevole di resistenza a pubblico ufficiale, reato commesso durante i tafferugli pre-partita, e di aver scavalcato la recinzione della curva dell'Olimpico per "trattare" con giocatori e dirigenti un'eventuale sospensione della gara.
Nessuna sanzione invece per la maglietta con la scritta "Speziale libero", l'ultrà catanese in carcere per l'omicidio dell'ispettore Filippo Raciti, che Genny indossava quel 3 maggio, data passata tristemente alla storia per il ferimento mortale del tifoso napoletano Ciro Esposito. Per De Gennaro dunque una condanna ben inferiore a quanto richiesto dall'accusa: il pm Eugenio Albamonte aveva infatti chiesto al giudice Paraspano 3 anni e 6 mesi di reclusione.