I Giochi olimpici di Tokyo rischiano di saltare. È questa l'indiscrezione che arriva dal Giappone perché le ultime news in merito al Covid-19 non sembrano essere così rassicuranti.
I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (che si dovrebbero tenere nell'estate 2021) restano avvolti nel mistero. Il ministro per le riforme amministrative e normative Taro Kono ha lanciato un grido di allarme nel corso di una conferenza stampa, alimentando così i dubbi circa la possibilità che la manifestazione, già rinviata dal 2020 al 2021, possa disputarsi o meno. "Vista la situazione del coronavirus, tutto può succedere - ha dichiarato. Il comitato organizzatore e il Cio devono pensare ai piani alternativi. Dal punto di vista della sicurezza, il Governo si sta preparando fermamente".
Attualmente, però, la situazione in Giappone resta preoccupante: 11 regioni hanno varato nuove misure restrittive fino al mese di febbraio, sia dal punto di vista interno che per quanto riguarda eventuali ingressi dall'estero. Il ministro per i Giochi Olimpici, Seiko Hashimoto, ha sospeso anche l'ingresso in Giappone degli atleti stranieri per stage o allenamenti fino al termine dell'emergenza. Le restrizioni valgono anche per gli atleti giapponesi, che puntano a rientrare nel paese, in quanto dovranno sottoporsi al classico periodo di 14 giorni di quarantena. "Vogliamo dare la priorità alla salute. Quindi vogliamo rafforzare la nostra prima linea di difesa come misura preventiva. Terremo conto della situazione in patria e all’estero e reagiremo di conseguenza". Le parole del presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi, Yoshiro Mori, però spaventano e non poco: "È assolutamente impossibile (pensare ad un nuovo rinvio, ndr). Tra febbraio e marzo dovremo prendere una decisione molto difficile".