La medaglia più attesa dei Giochi di Rio 2016 non è arrivata. Federica Pellegrini si è piazzata solo quarta nella finale olimpica dei 200 stile libero. Oro alla statunitense Kathleen Ledecky, protagonista di una prova mostruosa. Argento alla svedese Sarah Sjostrom, il podio è completato dal bronzo dell'australiana Emma McKeon. Scesa in vasca in corsia 3 e con la consapevolezza di potersi giocare una medaglia, la Pellegrini nuota con buon ritmo i primi 50 metri (27"09) per poi calare sensibilmente nella seconda parte di gara fino all'ultima vasca, percorsa in evidente difficoltà. Il tempo finale (1'55"18) le riserva un amarissimo quarto posto che - senza troppi giri di parole - rappresenta finora la più grande delusione della spedizione italiana alle Olimpiadi di Rio. L'oro va sul collo della statunitense Kathleen Ledecky (1'53"73) che fa il vuoto fin dai primi 50 e si lascia alle spalle la svedese Sarah Sjostrom (1'54"08). Il bronzo va all'australiana Emma McKeon che precede la Pellegrini di 26 centesimi.
Evidente - sul volto e nella voce - la delusione della 28enne nuotatrice di Spinea, quasi certamente alla sua ultima Olimpiade. La speranza di conquistare una medaglia olimpica a 12 anni di distanza dalla prima (Atene 2004) e di entrare così definitivamente nella leggenda è svanita proprio sul più bello. "Non me lo so spiegare - commenta a caldo la Divina ai microfoni Rai -. Sono proprio morta, all'ultimo 50 non non avevo più, ho chiuso gli occhi e ho dato tutto quello che avevo. Non so spiegarmi perché, peccato. Sapevo di potermela giocare, non pretendevo di vincere ma almeno di lottare per il terzo posto. Mi sembra di vivere un piccolo incubo. Rispetto alla semifinale in acqua era tutta un'altra cosa, non mi era mai successo. Mi sarei meritata il podio ma in questo momento non sto capendo nemmeno io cosa sta succedendo".
E la serata horror della Pellegrini si completa pochi minuti dopo la fine della sua gara quando Michael Phelps - vincendo i 200 farfalla con 4 centesimi di vantaggio sul giapponese Sakai - centra il suo 20esimo titolo olimpico e diventa - lui sì - il primo e finora unico atleta a conquistare due ori ai Giochi a 12 anni di distanza l'uno dall'altro. Doveva essere la notte di Federica, è stata quella dello Squalo di Baltimora.