Si chiude nel peggiore dei modi l'Olimpiade di Federica Pellegrini, un'avventura che non avremmo mai voluto finisse in modo così triste. Dopo la batosta del quarto posto nella finalissima dei 200 stile, la portabandiera dell'Italia a Rio 2016 non riesce a trascinare la 4x200 in finale: pessima la prova delle azzurre, che chiudono al sesto posto la loro semifinale e non si qualificano per l'ultimo atto. Mizzau, De Memme, Masini Luccetti e Pellegrini chiudono col pessimo tempo di 7'57"74 e salutano le gare olimpiche.
Nella seconda semifinale, dominata da Australia e Russia, le azzurre non danno mai la sensazione di poter competere con le avversarie e lasciano una tristissima e sgradevole impressione: quella che il nuoto italiano subirà a lungo le ripercussioni della sconfitta della Pellegrini, cosa già accaduta a Londra 2012. Nell'immediato, vale a dire per questa Olimpiade, la speranza di tutti è che non si lasci influenzare da questo clima di depressione anche Gregorio Paltrinieri, ormai vero timoniere del movimento.
La Pellegrini, si diceva. Potrebbe anche non ritirarsi, ma all'uscita dalla piscina dell'Acquatic Centre ha la faccia di chi sa che un'occasione così non ricapiterà più: "A me piace troppo stare in vasca per dire che mi ritirerò - spiega la Divina -. I 200 di ieri sono stati una delle gare più veloci di sempre, e comunque ho lottato fino all'ultimo per il podio. Sono brutte sensazioni, non può finire così; per quanto riguarda la staffetta, quest'anno non abbiamo mai nuotato con tempi competitivi". Si chiude così l'Olimpiade della portabandiera italiana: tra tante domande, una più triste dell'altra.