Sarà Serbia-Croazia la finalissima del torneo maschile di pallanuoto a Rio 2016. L'Italia di Sandro Campagna si arrende in semifinale ad un avversario troppo forte per le sue possibilità: al Polo Aquatico finisce 10-8 per la squadra di Savic, che andrà alla caccia del grande Slam in un caldissimo derby balcanico. Il Settebello, invece, proverà a prendersi la medaglia di bronzo nella sfida con il Montenegro.
Il punteggio di 10-8 dice poco della netta superiorità evidenziata dalla Serbia per buona parte della gara: un dominio che rischia di influire sulla testa del Settebello nell'immediato, in vista del Montenegro bisogna resettare e ripartire alla caccia del bronzo. Il 6-0 di parziale nei primi 14 minuti del match è emblematico, poi gli azzurri si sbloccano con Valentino Gallo e provano una disperata rimonta. Impresa impossibile, la Serbia gestisce e vola in finale.
In pochi, del resto, si erano fatti condizionare dal torneo sin qui non certo scintillante della Serbia. I campioni del mondo in carica negli ultimi anni hanno collezionato vittorie su vittorie in World League, Coppa del Mondo ed Europei: andranno infatti alla caccia del grande Slam nella finalissima contro la Croazia. L'Italia deve ripartire dai segnali di risveglio emersi nella ripresa: poche azioni fluide, ma tanto agonismo. E in porta partirà quasi certamente Marco Del Lungo, subentrato a Stefano Tempesti dopo il break serbo di 6-0.
Nelle parole di Sandro Campagna, ct del Settebello, c'è amarezza: "Non abbiamo attuato il piano partita, abbiamo iniziato a giocare troppo tardi e la rimonta è arrivata nonostante i serbi non avessero mollato - le sue parole -. E' un peccato, è mancato il coraggio. Questa non era la miglior Serbia, l'occasione persa è sotto gli occhi di tutti". L'Italia ci riproverà tra due giorni contro il Montenegro, c'è un bronzo da andarsi a prendere.