L'arco è l'attrezzo olimpico più antico di tutti, e ovviamente la sua invenzione e il suo utilizzo nascono ben prima dei Giochi. Già nel Paleolitico, epoca che comincia circa 36mila anni fa, gli uomini si servivano di questo strumento per la caccia e la prima raffigurazione dell'arco compare in un graffito risalente a 30mila anni orsono. Il tiro con l'arco venne introdotto come disciplina olimpica nella seconda edizione, a Parigi, nel 1900; venne poi cancellata dopo Anversa 1920 e riapparve a Monaco di Baviera nel 1972.
LE CARATTERISTICHE DELL'ARCO OLIMPICO
L'arco olimpico è composto da diversi elementi: rise, flettenti, corda, rest, bottone, mirino, clicker e stabilizzatore. L'arciere utilizza poi altri accessori: frecce, dragonne, guantino, sgancio meccanico, faretra e protezioni. Il bersaglio, nelle gare olimpiche, è posto invece alla distanza di 70 metri. Rotondo, ha un diametro di 122 centimetri. E' formato da cerchi concentrici con colori che passano dal giallo (10) al bianco (1). Il centro, che vale 10, ha un diametro di 12 centimetri.
TIRO CON L'ARCO INDIVIDUALE E A SQUADRE
Il regolamento è cambiato rispetto a Londra 2012, con la gara a squadre che si uniforma nel Set Poins System alla gara individuale. Nel singolare c'è un qualification round che scremerà a 64 il numero dei partecipanti e stabilirà gli accoppiamenti, poi si prosegue con scontri diretti (primo contro 64esimo, secondo contro 63esimo e così via) fino alla finalissima. Ogni arciere ha a disposizione 3 frecce per un totale di 5 set: chi vince il set ottiene 2 punti, chi perde 0 con un punto a testa in caso di parità. Vince chi arriva per primo a 6, con uno shoot-off di spareggio in caso di 5-5. Stesse regole nella gara a squadre: i set sono però quattro con due frecce per ognuno dei tre arcieri. In caso di parità e shoot-off finale, ogni squadra tira tre frecce (una per arciere): vince chi si avvicina di più ai 30 punti complessivi.