La sua clamorosa disavventura rischiava di finire nel dimenticatoio, il Brasile ha giustamente deciso di concedergli nuovamente le luci della ribalta. Quella di Vanderlei de Lima, grande maratoneta olimpionico, è una storia triste e sportivamente drammatica, con il lieto fine che solo lo sport è in grado di regalare. Gli appassionati italiani ricordano il nostro Stefano Baldini che trionfa braccia al cielo ad Atene 2004, ma quella gara ha visto a lungo in testa proprio Vanderlei.
Fu un pazzo a gettarsi addosso al brasiliano e a bloccarne per alcuni secondi la corsa mentre era in testa, scatenando la rimonta di Baldini e dell'americano Mebrahtom Keflezighi. Sarebbe stato ripreso lo stesso, dicono in molti: sarà, quel che è certo è che Vanderlei dimostrò enorme carattere andandosi a prendere il bronzo. Lo strascico polemico, con tanto di ricorsi e controricorsi, non cambiò il verdetto della gara. Ma ora per il maratoneta brasiliano è tornato il momento della gloria.
E' infatti Vanderlei de Lima l'ultimo tedoforo nella cerimonia d'apertura di Rio 2016. Pelé, accreditato da tutti come portatore finale della fiaccola, aveva fatto sapere nel pomeriggio che le sue condizioni fisiche non gli avrebbero consentito un simile sforzo, una simile emozione. E allora ecco che spunta il maratoneta dal nulla e accende la fiamma olimpica, che rimarrà accesa per due settimane su Rio de Janeiro. Il mondo ti guarda, Vanderlei.
