I giocatori al centro del campo in lacrime protetti dalla polizia. Sulle tribune la rabbia e la disperazione dei tifosi che non accettano la retrocessione e sfogano tutta la loro rabbia sfasciando i seggiolini e minacciando di invadere il terreno di gioco del Monumental. Questo il desolante scenario che ha fatto da cornice al dramma sportivo del River Plate, il glorioso club argentino che scende in Seconda divisione per la prima volta nella sua ultracentennale storia.
Il ritorno dello spareggio salvezza contro il Belgrano di Cordoba, terminato 1-1, è stato interrotto qualche secondo prima dello scadere a causa delle intemperanze di alcuni sostenitori del River. Il direttore di gara, dopo avere constatato l'impossibilità di riprendere il gioco, ha mandato le squadre negli spogliatoi: mentre tentavano di abbandonare il terreno di gioco, i giocatori sono stati bersaglio di un fitto lancio di bottiglie.
Gli incidenti sono proseguiti anche al termine dell'incontro. Fuori dallo stadio si sono verificati scontri tra la polizia e un gruppo di tifosi del River Plate. Il primo bilancio, ancora provvisorio, parla 25 feriti. Oltre un'ora dopo la fine del match contro il Belgrano, erano ancora circa 30mila i sostenitori presenti all'interno dello stadio Monumental.