Roberto Baggio spegne oggi, sabato 18 febbraio 2017, 50 candeline. E' uno dei campioni più amati di sempre del calcio italiano: ha vestito le maglie di club prestigiosi come Fiorentina, Juventus, Milan e Inter chiudendo poi la sua carriera al Brescia. I numeri parlano per il Divin Codino che ha totalizzato 699 presenze e 318 gol tra squadre di club e Nazionali. Un numero 10 in grado di incantare intere generazioni che, dopo il bronzo conquistato con la maglia azzurra a Italia '90, trascinò la Nazionale di Sacchi fino alla finalissima di Usa '94, persa ai rigori col Brasile.
Nel palmares, sicuramente più povero rispetto a quanto avrebbe meritato, ci sono due scudetti (uno con la Juventus e uno col Milan), una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Il premio personale più prestigioso è il Pallone d'Oro vinto nel 1993. In Serie A è il settimo giocatore di tutti i tempi per reti segnate (205) alle spalle di mostri sacri come Silvio Piola (274), Francesco Totti (250), Gunnar Nordahl (225), Giuseppe Meazza (216), José Altafini (216) e Antonio Di Natale (209).
La sua carriera, iniziata nelle giovanili della squadra della sua città natale (Caldogno), è stata anche costellata di numerosi e drammatici infortuni superati sempre anche grazie alla straordinaria forza d'animo, merito della fede buddista i cui colori (giallo, rosso e blu) portava sempre in campo sulla fascia di capitano. L'addio al calcio giocato è un'autentica festa e va in scena alla Scala del calcio, il 16 maggio 2004 in un Milan-Brescia a San Siro: tra i brividi e l'emozione del pubblico presente rimarrà nella storia anche il suo abbraccio commosso ad un'altra leggenda come Paolo Maldini.