Un acquazzone rimanda il verdetto a sabato pomeriggio. E' la pioggia a sospendere al quarto set la semifinale del Roland Garros tra Novak Djokovic ed Andy Murray, sul punteggio di 2-1 per il serbo: 6-3, 6-3, 5-7 e 3-3 nei parziali giocati. Intanto Stanislas Wawrinka attende di conoscere il suo rivale nella finale, dopo aver sconfitto il padrone di casa Jo-Wilfried Tsonga con un combattuto 6-3, 6-7(1), 7-6(3), 6-4.
Match dalle due facce sul rosso del Philippe Chatrier. Primi due set letteralmente dominati da Djokovic, che gioca da marziano e non sbaglia nulla per più di due ore: un break nel primo set, due nel secondo e Murray che sembra alle corde. Poi stanchezza e un pizzico di appagamento cambiano l'incontro, con l'orgoglioso scozzese che riesce in maniera spettacolare a strappare il servizio al numero uno al mondo. Partita prolungata al quarto set con pioggia e oscurità che incombono: è la prima ad interrompere la contesa sul 3-3, con Murray vivo a dare filo da torcere a Djokovic. Si riprende sabato alle ore 13.
Wawrinka, nel frattempo, attende comodamente in poltrona. Erano pari nei confronti diretti con tre successi a testa, ma oggi lo svizzero è parso una spanna sopra a Tsonga. Sotto un sole cocente, Stan tiene con maggior continuità un livello di gioco solido, superiore a quello del suo avversario. La differenza? Le 16 palle break salvate dall'elvetico sulle 17 concesse. Solo una volta infatti il francese è riuscito a strappare il servizio a Waw, all'inizio del secondo set, parziale poi vinto ai vantaggi proprio dal transalpino firmando l'1-1. Troppo poco per stendere la testa di serie numero 8: con un break nel primo e uno nel quarto (il terzo lo ha vinto al tiebreak) Stan si è così aggiudicato la finale in 3 ore e 50 minuti di gioco: la prima della sua carriera al Roland Garros.