Maria Sharapova torna sul tetto di Parigi. La campionessa russa vince per la seconda volta in carriera il Roland Garros, secondo Slam della stagione Wta in corso sulla terra battuta della capitale francese, battendo in tre set la romena Simona Halep, per la prima volta all'ultimo atto di uno Slam: 6-4, 6-7(5), 6-4 il punteggio in favore di Masha, che vendica così la finale persa l'anno scorso con Serena Williams e mette in bacheca il quinto Slam.
Sul centrale c'è grande equilibrio sin dai primi scambi. La Halep - testa di serie numero quattro del tabellone - strappa in apertura il servizio alla Sharapova, che reagisce e con un filotto di cinque game balza sul 5-2. Con grinta la romena recupera il break di svantaggio, torna sul 4-5 ma poi perde nuovamente il servizio e lascia il primo parziale. Nel secondo set la musica non cambia, ma stavolta è la Sharapova - settima nel seeding - a dover inseguire: la Halep serve due volte per il set, ma in entrambe le circostanze la russa risponde con personalità e trascina l'avversaria al tie-break. A quel punto scatto della siberiana che balza per tre volte consecutive a due punti dal match (5-2), ma la Halep è viva e ribalta il punteggio prolungando la gara al terzo: nel tabellone femminile del Roland Garros non accadeva dal 2001.
Riflettori sulla Sharapova che, come sua abitudine, tira fuori gli artigli nel momento decisivo: non perde un terzo set dal 2010 con Justin Henin, ai sedicesimi proprio del torneo parigino. La bionda siberiana, dopo aver annullato due palle break che le avrebbero complicato non poco la vita, vola sul 4-2 ma, per l'ennesima volta, la romena si dimostra un osso duro e ritrova il 4-4. Sul più bello però la Halep si scioglie, così come accaduto poche settimane fa nell'ultimo atto del Wta di Madrid: forse un calo fisico, forse la tensione dovuta alla prima finale di uno Slam o più semplicemente lo strapotere di Masha che, alla terza finale consecutiva a Parigi, vince a zero gli ultimi due game e alza al cielo la coppa intitolata a Suzanne Lenglen per la seconda volta negli ultimi tre anni, dopo oltre tre ore di battaglia.