Con la vittoria al Roland Garros, Novak Djokovic raggiunge il 23° slam e allunga su Nadal, fermo per infortunio, che resta a 22, e sul divino Federer che ha concluso la sua straordinaria carriera a 20. La finale di Parigi, durata poco più di 3 ore, con il norvegese Casper Ruud è finita con il punteggio di 7-6, 6-3, 7-5 e certifica la superiorità del serbo sui Major, nonostante non partisse favorito, dopo la delusione sulla terra rossa agli Internazionali di Roma. Si tratta del 3° trionfo a Parigi, che si aggiunge a 10 Austrialan Open, 7 Wimbledon e 3 Us Open per un totale di 94 vittorie in 20 anni di attività, che gli permette di raggiungere Ivan Lendl. Nel mirino, anche se la carta di identità parla di 36 anni, ci sono Federer con 103 e Connors a 109. Il tennista di Belgrado in questo momento si dimostra più forte di tutti e la riconquista della vetta della classifica, a discapito di Alcaraz sconfitto in semifinale, è la dimostrazione.
Per quanto riguarda il tennis italiano, si sono ben comportati sia Musetti che Sonego eliminati agli ottavi di finale, rispettivamenente da Alcaraz e Khachanov. La delusione è arrivata al 2° turno da parte di Sinner, sconfitto inaspettatamente dal tedesco Altaimer, dopo aver sprecato un match point. Per il giovane altoatesino una nuova bocciatura, che dimostra come il suo percorso di crescità è pieno di insidie e passaggi a vuoto. Chi non ha commesso errori è il solito Djokovic, di nuovo re di Parigi, dove aveva già vinto nel 2016 e 2021. L’ennessimo trionfo che gli permette di essere il primo tennista a conquistare i quattro major (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open) per almeno tre volte. Con il Roland Garros appena conquistato, il serbo allunga la sua striscia positiva a 21 vittorie consecutive negli Slam, e considerando a breve ci sarà Wimbledon, avrà la possibilità di proseguire e centrare un Grande Slam che profurebbe di impresa storica, dal momento che non si registra dal 1969, che gli permetterebbe di eguagliare Rod Laver.
A cura di Marco Foianesi