Clamorosa eliminazione a Parigi: Jannik Sinner esce di scena nel 2° turno del Roland Garros. L’altoatesino perde dopo oltre 5 ore, 6-7, 7-6, 1-6, 7-6, 7-5 dal tedesco Daniel Altmaier, n°79 del ranking mondiale. Una partita da pochi alti e tanti bassi, come la condizione atletica. Sinner non ha chiuso la partita al 4° set, dove ha sprecato 2 match-point e ha rimesso in partita un superbo Altamier, che ha alzato notevolmente il suo livello di gioco, sbagliando poco e niente. Una prova sontuosa quella del tedesco, 60 vincenti e un rovescio lungolinea, vintage ad una mano, ma estramente efficace, del miglior Federer. Sinner nel 5° set ha perso, lucidità e potenza e gambe. Quando tutto sembrava volgere alla fine, ha di nuovo sprecato l’impossibile e la possiblità di allungare l’incontro, con uno smash elementare e una serie di errori e sbagli da matita blu, altro che da circoletto rosso. Il computo finale è disastroso: 75 errori gratuiti e 15 palle sprecate per strappare il servizio all’avversario. Break e contro break, in una vera e proprio battaglia, che alla fine ha premiato, meritatamente Altmaier, visibilmente e giustamente commosso. La vittoria più importante e più prestigiosa nel circuito, per un ragazzo di 24 anni di cui ne sentiremo parlare, già dal prossimo turno contro Dimitrov. Sinner esce in maniera malinconica, come del resto aveva fatto agli Internazionali di Roma, sconfitto agli ottavi da Cerundolo. Con questa eliminazione la volpe rossa è sembrato più un gambero in quel percorso di crescita da tutti auspicato. Finisce qui, al 2° turno l’avventura parigina del giovane azzurro e continua invece quella del vecchio leone Fabio Fognini. Due talenti, con età diverse, accumonati da continui problemi fisici. Il ligure in questo momento sembra ritornato a dei livelli da top ten, l’altoatesino sembra invece il parente lontano che abbiamo ammirato ad inizio stagione, quando veramente tutti pensavano che fosse l’anno giusto della maturazione. L’unica consolazione è che l’età è dalla sua parte, in fondo ha solo 21 anni.
A cura di Marco Foianesi