"E' da irresponsabili dire sì alla candidatura di Roma 2024". La frase con cui Virginia Raggi apre la conferenza stampa in Campidoglio suona come un epitaffio sul sogno di ospitare nella capitale italiana i Giochi olimpici in programma fra otto anni. "Non abbiamo mai cambiato idea, non ipotechiamo il futuro della città - afferma il sindaco Cinque Stelle -. Con queste Olimpiadi ci chiedono di fare altri debiti per i cittadini, noi non ce la sentiamo. I soldi che si spendono sono dei romani, non ce lo dimentichiamo. Per questo diciamo no alle Olimpiadi del mattone, dei gusci vuoti. Non lo vogliamo".
"I Giochi sono un assegno in bianco che firmano le città ospitanti, lo dice uno studio dell'Università di Oxford - aggiunge la Raggi per sostenere la sua tesi -. Più che un sogno, le Olimpiadi rischiano di diventare un incubo: abbiamo ancora negli occhi le immagini degli abitanti di Rio. Noi amiamo lo sport, ma non può diventare il pretesto per nuovi debiti". Saltato l'incontro che sarebbe dovuto avvenire in mattinata col presidente del Coni, Giovanni Malagò: " Ho avuto un contrattempo e sono arrivata un po' in ritardo - rivela -. Ma erano solo pochi minuti, non 40. Il tempo c'era, lui ha preferito andare via mentre io entravo".