Il calciomercato di gennaio, quello cosiddetto di riparazione, è un momento molto delicato nell'arco di una stagione per una squadra. Può portare molti effetti positivi ma anche negativi se non si agisce nel modo giusto. Basta andare a vedere la storia recente dei giallorossi nell'articolo dal titolo La Roma e il Calciomercato di Gennaio per comprendere come sia avvenuto di tutto in passato a Trigoria. Ma nel 2022 tutto sembra andare per il verso giusto ed i due nuovi elementi a disposizione di José Mourinho sembrano già essersi adattati perfettamente nel nuovo ambiente e alle richieste tecnico tattiche dello Special One.
Sergio Oliveira il tuttocampista
Con una rincorsa Champions tutt'altro che facile e gli impegni da non sottovalutare sia in Coppa Italia che in Conference League, la Roma aveva certamente bisogno di rinforzi per provare a centrare più obiettivi stagionali possibili. Ed ecco dunque arrivare alla corte di Mourinho il connazionale Sergio Oliviera, da molti definito "tuttocampista" per esprimere le sue grandi capacità ad adattarsi a qualsiasi ruolo nella zona centrale dello scacchiere tattico. Nelle prime partite che ha giocato, il suo allenatore lo ha sempre elogiato pubblicamente puntando sia sull'aspetto tecnico ma anche su quello caratteriale, dimostrando di aver tutto per trasformarsi in uno dei leader in campo e nello spogliatoio. Bisognerà attendere magari qualche partita in più prima di dare giudizi definitivi, ma il giocatore proveniente dal Porto sembra essere davvero la pedina che mancava nell'idea di gioco che Mourinho sta cercando di costruire nella Capitale tanto che tutte le principali testate sportive italiano lo considerano già a tutti gli effetti uno degli 11 titolari della formazione giallorossa.
Maitland-Niles: Roma sempre più inglese
Per le zone più laterali della Roma, la società ha invece deciso di puntare sul giovane Ainsley Maitland-Niles, proveniente dall'Arsenal. Il ragazzo, classe 1997, è il quarto inglese nella storia della Roma: tre sono attualmente in forza ai giallorossi, ovvero più esattamente Chris Smalling e Tammy Abraham. La scelta è tutt'altro che casuale visto che oer Josè Mourinho chi viene dalla Premier League ha il 25% in più di aggressività rispetto a chi non ci ha mai giocato e questo elemento può fare davvero la differenza sia in Serie A che nel contesto delle coppe europee. Arsene Wenger, sostanzialmente il suo mentore lo considera un calciatore “che sa difendere, con senso della posizione e capacità straordinarie nei recuperi”.
AMN, questo il suo acronimo ha giocato nella sua carriera in otto posizioni differenti, potendo muoversi senza problemi su entrambe le fasce da terzino, centrocampista ed ala, riuscendo ad adeguarsi a ruoli centrali. La sua è una storia da predestinato visto che debuttando in Champions League nel 2014 all'età di 17 anni e 102 giorni, sostituendo l'attuale giocatore della Juve Ramsey, è divenuto il secondo giocatore più giovane dei gunners a debuttare in campo europeo, dietro soltanto a Jack Wilshere. I tifosi giallorossi dunque sognano una seconda parte di stagione in crescita per la squadra ed Oliveira e Maitland-Niles sembrano davvero rappresentare due rinforzi importanti per salire in campionato e andare il più avanti possibile nelle coppe.