La storia d'amore tra Miralem Pjanic e la Roma si è interrotta bruscamente in una calda giornata di giugno con l'annuncio del suo passaggio alla Juventus, uno sgarbo che non è piaciuto ai tifosi giallorossi. Nonostante la futura rivalità in campo, resta invariata l'amicizia di due giocatori che ieri si sono affrontati in Belgio-Italia, Daniele De Rossi e Radja Nainggolan: "Sono cose che nel calcio succedono - spiegano in coro - Ma gli vorremo sempre bene".
Senza Pjanic la Roma perde uno dei suoi punti di riferimento ma secondo De Rossi non è una tragedia: "Da quando è arrivato a Roma è stato un compagno esemplare e un professionista impeccabile, si allenava anche quando era malato e ha giocato spesso anche con le infiltrazioni. Mi dispiace che sia andato a rinforzare una rivale ma gli vorrò sempre bene. Pjanic non è una bandiera, le bandiere sono altri, se fosse stato una bandiera sarebbe rimasto a Lione. Il calcio al giorno d'oggi è questo e la Roma comunque resta un bene supremo. Nella sua cessione non c'è stata responsabilità da parte della società, la clausola è stata pagata".
Un velo di amarezza in più traspare invece dalle parole di Nainggolan: "Per me è come un fratello, sicuramente era meglio giocarci insieme adesso lui ha fatto un'altra scelta noi l'accettiamo. Gli continuerò a voler bene ma purtroppo nel calcio questi episodi capitano. Futuro? Io sono sette anni che sto sul mercato e ogni anno succede un macello, quindi non ne voglio più parlare. Adesso mi concentro sull'Europeo".