"Perotti e Pastore? Ad oggi sono disponibili, ma il tempo di impiego e relativo. Non giocheranno dal 1′. L’ultimo allenamento mi darà le risposte". Esordisce così in conferenza stampa Eusebio Di Francesco nel giorno di vigilia di Roma-Inter, un match che potrebbe essere decisivo per le sorti del mister: "Non ho mai smesso, è un continuo lavoro che non dà sempre i suoi frutti. Ci sono tante componenti, come gli infortuni e l’aspetto mentale. Dobbiamo fare tutti qualcosa in più. Schick? Ha giocato 500′ in più rispetto all’anno scorso. Quando l’ho fatto giocare a Udine sono stato criticato, cosa si vuole? Abbiamo bisogno di tutti, che siano al top. Patrik deve dare qualcosa in più e avere più determinazione in tutto ciò che fa. Deve credere nei suoi grandi mezzi, l’aspetto mentale è predominante. In questo deve migliorare e crescere".
Di Francesco ha parlato della sfida dello scorso anno e di Nainggolan: "Nainggolan è un grande giocatore, ha avuto un pizzico di sfortuna. In partita si vede che non ha la forza che l’ha sempre contraddistinto, deve ritrovare la condizione ma è un grande giocatore. Sulla partita non posso pensare ad un anno fa, erano condizioni diverse. Mi auguro di fare come l’Inter, giocare meno bene e vincere. Dobbiamo riportare una vittoria a casa che sarebbe fondamentale". Commento finale proprio sui nerazzurri: "In Champions siamo stati simili, ma loro sono cresciuti tanto. Hanno dato continuità a tanti giocatori, ha giocatori forti. Ricordiamoci che giocatori può permettersi… Spalletti sta facendo un ottimo lavoro, è aggressiva. Ha grandi potenzialità, doveva essere quella che poteva competere con la Juve che però ha dimostrato di avere un altro passo. Il mio futuro? Ho già parlato prima per far capire come sono fatto. Cercherò sempre di dare il massimo, non con grande serenità perché mi girano, però col desiderio di vedere una squadra col sangue agli occhi. Domani dovremo cambiare passo, serve il ‘la’ per cambiare".