"Io credo in un determinato sistema di gioco, ascolto tutto e tutti, ma poi decido io. I giocatori faranno sempre quello che dico io, se non vedessi risposte, saluterei e me ne andrei". Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, va avanti per la sua strada, nonostante l’ambiente giallorosso abbia iniziato a mostrarsi insofferente per i recenti risultati della sua squadra. A far precipitare la situazione è stata la sconfitta subita con il Milan domenica scarsa, terzo k.o. nelle ultime quattro partite disputate all’Olimpico in campionato. E domani arriva una trasferta molto ostica sul campo del Napoli capolista: "Basta cali di tensione – ha dichiarato l’allenatore nella conferenza stampa della vigilia – Loro non perdonano niente, possiamo batterli solo con il giusto atteggiamento. Dobbiamo però crescere mentalmente e non perdere il filo conduttore alle prime difficoltà". Come è successo nell’ultimo impegno europeo della Roma in Champions League, poco più di una settimana fa, nel gelo di Kharkhiv, dove i giallorossi hanno subito la rimonta dello Shakhtar per 2-1 dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio. E proprio alla prossima Champions guarda l’allenatore giallorosso: "Abbiamo bisogno di fare risultati perché più andiamo avanti più diminuiscono le possibilità di recuperare punti per andare a prenderci uno dei primi quattro posti". Contro il Napoli dovrebbe esserci Pellegrini, mentre Nainggolan ha ancora i postumi dell’operazione al dente. Davanti sono pronti El Shaarawy e Defrel. A proposito di attaccanti: Raiola ha confessato di aver parlato di Balotelli con la Roma. Di Francesco apre all’attaccante del Nizza, autore di 13 gol quest’anno in Ligue 1: "Ci ho parlato due anni fa per portarlo al Sassuolo, poi non se ne è fatto nulla, ma è un giocatore stimolante e con grandissimi mezzi. Io lo allenerei".