L'anno scorso l'1-7 col Bayern Monaco, quest'anno l'1-6 col Barcellona. Due sconfitte epocali che hanno lasciato il segno in casa Roma. La scorsa stagione la clamorosa debacle contro i tedeschi di Guardiola ebbe prevedibili contraccolpi anche in campionato dove i giallorossi uscirono ben presto dalla lotta scudetto lasciando scappare la Juventus. Quest'anno Totti e compagni rischiano di fare la stessa fine: nonostante la qualificazione agli ottavi di Champions sia ancora possibile, anzi probabile, è indubbio che una lezione come quella subita al Camp Nou non possa non influire sul morale e l'autostima della squadra.
A finire sul banco degli imputati, il giorno dopo il ko tennistico di Barcellona, è inevitabilmente il tecnico Rudi Garcia. Il presidente James Pallotta non ha digerito quello che considera soprattutto un grave danno di immagine, considerato che le partite di Champions sono viste in tutto il mondo. All'allenatore francese non è stato dato ancora nessun ultimatum ma è chiaro che serve un immediato cambio di rotta: sarà fondamentale, in primis, conquistare la qualificazione agli ottavi battendo il Bate Borisov all'Olimpico e non perdere terreno in campionato.
Al di là dell'atteggiamento troppo rinunciatario messo in mostra al Camp Nou, sono i numeri a preoccupare la dirigenza romanista. La Roma ha incassato 16 gol in cinque partite di Champions: oltre ai 7 presi dal Barcellona (uno all'andata) vanno messi in conto i 3 incassati sul campo del Bate Borisov e i 6 in due partite contro il Bayer Leverkusen. Anche in campionato la tenuta difensiva della squadra giallorossa lascia perplessi: tra le prime della classe la Roma è la squadra che ha incassato più gol (15), più del doppio della capolista Inter (7). Garcia dovrà iniziare a lavorare su questo.