Il sogno continua. Rudi Garcia non si rassegna al momento negativo della sua Roma ed è ancora convinto di poter vincere qualcosa: un qualcosa che porta il nome di Europa League, unica competizione in cui i giallorossi sono ancora in corsa per il successo finale. "Finché i giocatori mi seguono - le sue parole alla vigilia del ritorno di Europa League contro la Fiorentina - io devo assecondare il mio sogno di vincere qui, nella piazza più difficile del mondo. Quando mi sentirò un peso, come ho già detto, mi farò da parte: i conti li faremo a fine stagione".
Un concetto già espresso all'indomani della brusca battuta d'arresto casalinga contro la Sampdoria, emblema di un 2015 nero per i colori giallorossi. Eppure la stagione ricca di impegni concede subito a Garcia e alla sua squadra l'occasione di rifarsi: "Tornerà il sole dopo la pioggia - assicura il tecnico francese -. Nei primi mesi di quest'anno le cose andavano alla grande ma non ho mai ceduto a facili entusiasmi. Ora sembra che siamo fuori da tutto e in lotta per la salvezza: in realtà domani c'è una partita da vincere, vogliamo andare ai quarti di Europa League". La pressione per i tecnici, a Roma, è un problema che Garcia sta affrontando con dignità: "Lottiamo contro questa cosa - conclude il tecnico -, ma chi mi conosce bene sa che non sono uno che si arrende al primo momento di difficoltà. Fino a che l'arbitro non decreta la fine dell'ultima giornata di campionato, spingerò i giocatori e tutti quelli che mi stanno attorno a dare il meglio".