Novanta minuti che valgono una stagione. Si può riassumere così l'importanza capitale che riveste la sfida tra Roma e Leicester, valida per il ritorno della semifinale di Conference League. Andiamo a vedere l'andamento recente delle due squadre. Si parte dall'1-1 dell'andata al King Power Stadium.
Il gol di Lorenzo Pellegrini al 15', su assist dell'ottimo Zalewski, aveva regalato il momentaneo vantaggio alla Roma sul campo del Leicester. La compagine inglese, però, ha fatto la partita per gli altri 75' e al 67' ha trovato il pareggio al termine di una bella azione corale, che ha portato all'autorete di Mancini. Il pareggio dell'andata in Inghilterra impone all'una e all'altra squadra di giocare per vincere, anche perché con il pareggio, indipendentemente dal numero di gol segnati, la sfida si protrarrebbe almeno ai supplementari. Josè Mourinho già dal post partita dell'andata ha dato appuntamento al ritorno, evidenziando come l'Olimpico, che sarà gremito, reciterà un ruolo non secondario. L'obiettivo dei giallorossi è la finale di Tirana e, per ottenerla, conta solo vincere.
La Roma sta dando tutto in Europa tanto che i recenti risultati in campionato lo confermano. Due punti racimolati nelle ultime tre partite, con lo 0-0 contro il Bologna di domenica sera con tanto turnover dello Special One. La Roma è quinta al pari della Lazio a 59 punti, con la Fiorentina e l'Atalanta che inseguono a 56. Situazione per certi versi simile per il Leicester, che ha vinto solamente due partite - una col PSV, l'altra col Crystal Palace - nelle ultime nove tra campionato e Coppa, tanto che il KO con il Tottenham nel weekend ha fatto scivolare la squadra di Brendan Rodgers all'undicesimo posto con 42 punti, a +8 dalla zona retrocessione e a -10 dal settimo posto che varrebbe l'accesso alla Conference League dell'anno prossimo. Per rimanere in Europa, la strada più semplice appare quella di vincere questa competizione ma servirà un'impresa, ossia battere la Roma all'Olimpico.
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