Nonostante fosse solo un'amichevole, per un tifoso romanista battere il Liverpool - dopo lo smacco all'Olimpico nella finale di Coppa dei Campioni del 1984 - provoca indubbiamente un certo piacere. A Boston, i giallorossi di Zeman si sono imposti per 2-1 sui Reds grazie alle reti di Michael Bradley al 62' e del giovane Alessandro Florenzi al 69'. Inutile il gol della bandiera di Adam Morgan all'80'.
Dopo una sciarpata tutta rossa sulle note di "You'll never walk alone", inizia il match. Pronti via e Tachsidis, solo davanti alla porta, spara addosso a Gulacsi. Ci prova poi Osvaldo, che prova ad infilare l'estremo difensore britannico con un tunnel, ma l'azione non va a buon fine. Alla mezz'ora la Roma sbanda e Joe Cole, a Lobont battuto, scheggia la traversa. Il portiere giallorosso nel finale di tempo è costretto agli straordinari per mantenere il risultato inchiodato sullo 0-0.
Nella ripresa è un'altra Roma, grazie soprattutto agli innesti di Bojan e Lamela. Al 57' Rosi si divora un gol fatto davanti a Gulacsi, ma è il preludio al gol. Minuto 62, destro di Bradley dal limite dell'area e Roma in vantaggio: per lo statunitense, profeta in patria, è il primo gol in maglia giallorossa. Il Liverpool prova a reagire, ma al 69' Florenzi, subentrato al posto di un appannato Totti, fa 2-0 insaccando una respinta corta di Gulacsi su tiro di Lamela. A dieci minuti dal termine arriva il gol della bandiera Adam con una sventola di sinistro dal limite, ma è troppo tardi. Al triplice fischio a far festa - in casa dei suoi nuovi proprietari - è la Roma di Zeman.