Nel corso della conferenza stampa della Roma, con protagonisti Lorenzo Pellegrini e Monchi, non sono mancate domande sul mercato giallorosso. Il ds ha fatto il punto sulle operazioni in entrata. La più importante in corso è certamente la trattativa per Riyad Mahrez, esterno offensivo del Leicester City che piace alla Roma. Le Foxes, però, non sono molto restii ad abbassare le pretese, ragion per cui arrivare al classe '91 non sarà facile. La risposta di Monchi non si è fatta attendere. "La situazione legata a Mahrez è già stato argomento di discussione in America durante la presentazione di Moreno. Vorrei fare una riflessione: una squadra come la Roma, con giocatori del calibro di Nainggolan, Strootman, Dzeko, Fazio, Kolarov e Pellegrini, non può dipendere dall'arrivo di uno specifico calciatore esterno destro. Ciò che conta è il collettivo. Può arrivare Mahrez o qualcun altro, ma chiunque arriverà aggiungerà qualità ad una squadra già forte così. Vorremmo un mancino per il tipo di gioco adatto al nostro allenatore, che cerca un esterno con la tendenza naturale ad accentrarsi, ma può essere anche un destro. Un giorno è Emre Mor, l'altro è Rodrigo Caio. Io non rispondo mai ai singoli nomi. Sono tutti obiettivi della Roma, ma devo essere discreto per non creare confusione".
Una battuta anche sul mercato in uscita, con protagonista Manolas. "Ho avuto un confronto con lui, gli ho comunicato la nostra idea. I tempi li detta il club, abbiamo la sua fiducia, così come abbiamo ottenuto quella di Strootman, Nainggolan e De Rossi. C'è fiducia reciproca. Stiamo inoltre cercando una soluzione per Gyomber, Castan, Vainquer e Iturbe. Siamo vicini ad alcune soluzioni, ma c'è ancora un mese di tempo, e in ogni caso parlaimo di persone. Noi non obblighiamo nessuno a partire, deve innanzitutto essere una scelta gradita ad entrambe le parti". Monchi parla anche dell'altro protagonista della conferenza stampa, Lorenzo Pellegrini, rientrato alla base dopo due anni al Sassuolo. "Abbiamo preso un potenziale campione. La clausola è privata, ma cambia in base al rendimetno. Sono convinto che resterà qui per molto". Non si fa attendere la risposta del centrocampista, contento di essere tornato alle origini. "Il mio obiettivo era proseguire il mio percorso qui. E' stata importante la scelta di lasciare il Sassuolo, mi hanno aiutato al 150% a crescere come calciatore. Abbiamo un centrocampo forte, vedremo quanto giocherò, ma non sono preoccupato, perché potrò imparare dagli altri, devo rubare da loro. Spero di giocarmi le mie possibilità. Ho lavorato molto con Di Francesco al Sassuolo, ci vorrà tempo per capire cosa chiede il mister. Totti avrebbe potuto giocare qui un altro anno. Spero che resti qui, mi sento a casa, proprio come si è sentito lui in questi anni. Come Francesco, siamo nati qui, sentiamo di dover fare qualcosa di più, essere alla Roma è un onore".