"Totti? Una settimana fa sapevo che c'era già un accordo con la società sul fatto che questo fosse il suo ultimo anno da calciatore per poi diventare dirigente". Ha inizio una nuova era in casa Roma con la presentazione del direttore sportivo Monchi, arrivato dal Siviglia pochi giorni fa. Il dirigente spagnolo ha le idee ben chiare sul futuro della squadra ed in particolar modo su quello del suo giocatore simbolo, Francesco Totti, ormai vicino all'addio al calcio giocato: "Voglio guardare avanti e mi auguro che Francesco la prossima stagione sia il più possibile vicino a me, per imparare cos'è la Roma, perché Francesco è la Roma. Se riuscirò ad imparare l'1% di cos'è la Roma mi riterrò fortunato".
Il nuovo ds non nasconde poi l'apprezzamento per l'attuale tecnico Luciano Spalletti, il cui futuro è ancora avvolto nel mistero: "Uno dei motivi per cui sono venuto alla Roma è proprio Spalletti. Voglio e spero che rimanga qui. E' un allenatore importante e cercherò di farlo rimanere". Monchi svela poi le sue strategie di mercato: "Non ci sono giocatori incedibili - avvisa -. Ci sono quelli più importanti e quelli meno importanti. Non dico che la Roma dovrà vendere, ma analizzerà tutte le offerte che arriveranno. Il desiderio della Roma e di De Rossi è lo stesso, continuare insieme. Cercheremo di raggiungere insieme questo obiettivo, dovremmo essere davvero imbranati per non raggiungere un accordo. Kessié è un ottimo giocatore che seguiamo, è una possibilità".
Monchi ha costruito le fortune del Siviglia negli ultimi anni e ora vuole riportare in alto la Roma: "Avevo altre offerte da club importanti, ma una volta saputo l'interesse dei giallorossi ho avuto le idee chiare. Qui c'è un margine di crescita molto grande, partendo da una base che già esiste. Non ripartiremo da zero, ma c'è grande possibilità di sognare. Sono ambizioso, ridurre il distacco con la Juventus non è facile, ma neanche impossibile. Non ci sono segreti per il successo, si vince con il lavoro, i tifosi meritano che i propri sogni vengano realizzati".