"Resterò fino alla morte". Le parole di Rudi Garcia dopo la disfatta in Tim Cup contro lo Spezia sono state chiare: se dipendesse da lui, non lascerebbe mai la panchina della Roma perché è convinto di poter far tornare il sole sopra l'Olimpico. Ma la volontà del tecnico, in casi come questo, vale fino ad un certo punto. La società, infatti, sembra ormai aver perso la pazienza e l'eliminazione ai rigori dalla Coppa Italia, unita ai recenti pessimi risultati in campionato, avrebbe creato una frattura insanabile.
Baldissoni, Sabatini e Zanzi si sono collegati telefonicamente nella notte col presidente Pallotta, da Boston, per valutare eventuali sostituti. Piace l'idea Marcello Lippi, ma solo come traghettatore fino a giugno. In pole ci sono Luciano Spalletti e Fabio Capello, entrambi già passati sulla panchina della Roma. In corsa anche Walter Mazzarri e Marcelo Bielsa, ma al momento sembrano piste più difficilmente percorribili. Ad oggi il destino di Garcia appare dunque davvero incerto: la partita di domenica col Genoa potrebbe essere l'ultima chance, ma l'esonero dell'allenatore francese potrebbe arrivare anche prima.