A quattro mesi esatti dagli scontri prima di Liverpool-Roma, semifinale d'andata della scorsa Champions League, è arrivata la sentenza per Daniele Sciuscio, tifoso giallorosso di 29 anni tra i principali protagonisti dei disordini nella città inglese prima del match tra i Reds e la squadra di Di Francesco: due anni e mezzo di carcere. E' stato uno dei 25 sostenitori a causare gli scontri con i tifosi del club avversario, ed è stato arrestato prima della partita insieme a Filippo Lombardi, tra i responsabili dell'aggressione a Sean Cox.
Sciuscio ha partecipato agli scontri, ma senza colpire il tifoso del Liverpool di 53 anni finito in coma (dal quale si è riscegliato poche settimane fa). All'aggressione, invece, ha partecipato l'altro ultras, noto alle forze dell'ordine ed accusato di lesioni gravissime ai danni di Cox. Diversamente, Sciuscio era accusato di disordini violenti, e la condanna è di due anni e mezzo, esattamente metà del massimo della pena. Accolta la tesi di Keith Sutton, procuratore che aveva formulato l'accusa di comportamento violento, ma nella decisione hanno influito l'assenza di precedenti e la buona condotta fino alla sera degli scontri. Prima di Liverpool-Roma, insomma, conduceva una vita normale, e infatti si è scusato durante il processo chiedendo clemenza.