Dopo quella scacciacrisi ottenuta con il Frosinone in campionato, la Roma cerca la seconda vittoria di fila con il Servette per rimanere a punteggio pieno nel Gruppo G Europa League. Mourinho ha annunciato diversi cambi in formazione.
Due finali europee in due anni sono sicuramente un ottimo bottino, ma se si riuscisse a fare tre su tre sarebbe qualcosa di fantastico. La Roma ci riproverà anche quest’anno, garantisce José Mourinho che si è servito del più che soddisfacente bilancio europeo nei suoi primi due anni romani per fare scudo sulle critiche piovutegli addosso inesorabilmente dopo il clamoroso tonfo di Genova, che ha fatto scattare più di un allarme in casa giallorossa. Una partenza, inutile nasconderlo, ben al di sotto delle aspettative in campionato e a maggio ragione l’Europa League rischia di diventare anche quest’anno l’ancora di salvezza della Roma, che, dopo esserci andata molto vicina a conquistarla l’anno scorso, perdendo ai rigori la finale con il Siviglia, vuole chiaramente ritentarci quest’anno.
All’esordio sono arrivati subito 3 punti, anche se non facilissimi da conquistare in Moldavia con lo Sheriff Tiraspol, sconfitto di misura grazie all’acuto di Romelu Lukaku, dopo che i padroni di casa erano riusciti a replicare con Tovar al vantaggio iniziale romanista un po’ fortuito, propiziato dall’autorete di Kiki in chiusura di primo tempo. Adesso all’Olimpico arriva la squadra che sulla carta sembra la più debole del girone, il Servette, che ha iniziato con tanti problemi la propria stagione. In Svizzera è ottavo con 10 punti nelle prime 9 giornate, anche se nell’ultimo turno della Super League è arrivata una vittoria per 2-1 in rimonta sul Losanna, che almeno ha permesso di respirare un po’ alla formazione guidata da Rene Weiler, che ha iniziato con una sconfitta anche la propria avventura in Europa League, perdendo 2-0 a domicilio con lo Slavia Praga.
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