"Se non vinco è giusto che venga sostituito da un altro. E in caso, in futuro, allenerei la Juve, ma anche il Milan o la Fiorentina. Sono un professionista, è il mio lavoro, allenerei ovunque". Con queste parole, pronunciate nella prima conferenza stampa dell'anno, Luciano Spalletti agita la vigilia della Roma, attesa a Marassi da un match sulla carta molto complicato (ma da non sbagliare) contro il Genoa.
Il tecnico, pungolato dai cronisti, parla anche di mercato e lo fa con un pizzico di ironia: "Qui sembra di essere a Porta Portese perché è un mercato dove si dice di tutto. Facciamo chiarezza: per quanto mi riguarda il mercato poteva anche non esserci perché questa squadra mi stava bene e mi sta bene ancora perché è forte e con ambizione. Per migliorare questo gruppo bisognerebbe prendere dei giocatori investendo delle somme che al momento non possiamo permetterci".
Infine una battuta sul Genoa, il primo ostacolo da superare nel nuovo anno. E Spalletti non dorme sonni tranquilli: "Contro Juventus, Milan e Fiorentina il Genoa ha fatto vedere di essere una squadra veramente forte, Juric ha dato continuità al lavoro di Gasperini. Hanno un grande impatto fisico e hanno un pubblico molto partecipe, ci saranno tante insidie".