La stagione si è conclusa nel migliore dei modi per la Roma. La vittoria per 3-2 sul Genoa ha garantito ai giallorossi il secondo posto e la qualificazione diretta alla fase a gironi della prossima Champions League. Principale artefice di questa cavalcata è stato Luciano Spalletti. L'ex Zenit, subentrato lo scorso anno, ha portato la Roma ai preliminari di Champions nella stagione 2015/2016 per poi conquistare la seconda piazza dopo la vittoria sui rossoblù dell'Olimpico e chiudere con 87 punti, record per la società giallorossa.
Nonostante ciò, l'addio sembra ormai vicino, con l'Inter che aspetta il tecnico. Le sue dichiarazioni dopo la sfida contro il Genoa ai microfoni di 'Mediaset Premium', però, non chiariscono quale sarà il futuro di Spalletti. "Il secondo posto è un grande traguardo. Quando alleni la Roma devi sempre pensare alla vittoria. A volte questa posizione non è accettabile, ma è un risultato importante, che ci siamo dovuti guadagnare con sudore. La squadra oggi ha avuto meriti infiniti per come si è sviluppata la partita. Faremo con la società un meeting di chiusura, lì chiarirò la mia posizione. Andrà fatto il prima possibile, perché è giusto che si sappia. Ritengo però di aver allenato una squadra forte, che a volte ha avuto momenti di difficoltà, ma abbiamo sempre dato il massimo, lavorando in maniera seria e dimostrando il nostro valore".
Un'ultima battuta sull'emozionante addio di Totti: "Una cosa incredibile, tutti piangevano. Era impossibile non essere trasportati da queste emozioni. Dovesse smettere, come penso abbia deciso di fare, sarebbe una perdita difficile da colmare. E' stato più di un giocatore, più di un ottavo re di Roma: è stato un imperatore".