Lunch match all'Olimpico domenica tra Roma e Udinese, con i giallorossi che devono cercare di ritornare subito alla vittoria per rimanere aggrappati alla zona Champions League.
Gli scontri diretti continuano a rivelarsi il vero cruccio della Roma di quest'anno. Contro la Juventus ha perso una partita giocata anche abbastanza bene ma senza quel mordente necessario in attacco per poter insidiare la porta di Sczeszny, venendo colpita da Cristiano Ronaldo e affondata con l'autorete di Ibanez sulla giocata imperiosa di Kulusevski. Il bilancio con le prime 6 rivali della classifica è assai magro di soddisfazioni, con appena 3 punti portati a casa dai giallorossi in 7 partite. Ciò nonostante la formazione di Fonseca, scavalcata dai bianconeri con la sconfitta di Torino, rimane in zona Champions League, seppure affiancata dai cugini della Lazio, perchè d'altro lato i capitolini non sbagliano un colpo contro le squadre più "deboli", contro cui ha totalizzato 37 punti sui 42 a disposizione. Togliendo la sconfitta a tavolino con il Verona della prima giornata, che sul campo era un pareggio, solamente il Sassuolo tra le formazioni che occupano dall'ottavo posto in giù è riuscito a uscire indenne da un confronto con la Roma.
Viste le difficoltà che continua a incontrare con le favorite del campionato, non c'è altro modo di rimanere aggrappata alla zona Champions League di continuare a fare il pieno di punti con le "altre", a partire dall'Udinese, che sta vivendo a dir la verità un momento di esaltazione. Grazie ai due successi ottenuti con Spezia e Verona, che fanno seguito peraltro ai due pareggi strappati a Atalanta e Inter, i friulani sono definitivamente usciti dalle zone pericolose della classifica e si sono affacciati nella parte centrale, che è sinonimo di tranquillità. Quella che si troveranno di fronte i giallorossi è una squadra in fiducia e che scenderà in campo con zero pressione addosso, con un Deulofeu che sembra ritornato quello dei tempi in cui indossava la maglia del Milan. Nelle ultime due vittorie infatti c'è il suo zampino, con il rigore provocato a La Spezia, mentre con il Verona è stato l'assoluto match winner provocando prima l'autorete di Silvestri per poi firmare personalmente il gol che ha chiuso la partita.