"L'anno prossimo mio figlio giocherà nel Barcellona". Lo dice Romario in una lunga intervista rilasciata a L'Equipe, nella quale la leggenda brasiliana - che ha vestito la maglia blaugrana per due stagioni, collezionando 83 presenze e 55 gol - parla a ruota libera di aspetti professionali e personali della sua vita. "Sono sempre un ammiratore del Barca, ho molti amici lì - ha sottolineato l'ex centravanti verdeoro -. Romarinho, che ha 18 anni e un contratto in scadenza con il Vasco da Gama, si unirà al Barcellona quest'estate. Vedremo se potrà stare in Spagna sei mesi o un anno, in ogni caso partirà dal Barcellona B, ma non vedo perchè in futuro non possa raggiungere Messi tra i grandi. Spero che un giorno possa giocare in questo club speciale".
"Normalmente non mi piace guardare il calcio in televisione - ha aggiunto il brasiliano -, sono molto occupato con il mio lavoro, ma devo confessare che guardare il Barca è speciale. E' la squadra migliore degli ultimi cinque anni".
Incalzato sull'argomento Guardiola, Romario non ha poi risparmiato i complimenti al suo ex compagno in blaugrana. "Molti dei miei ex colleghi sono diventati ottimi allenatori, altri degli incapaci - confida il campione del Mondo -. Il mio obiettivo da giocatore era fare gol e vincere titoli, senza preoccuparmi di come diventare un buon tecnico. Pep era diverso, come giocatore e come modo di leggere le partite: quello stile ce l'ha trasmesso Cruyff, e Guardiola l'ha tramandato alla generazione successiva".