Luis Nazario da Lima Ronaldo, meglio conosciuto come il Fenomeno e, da chi è nato prima degli anni '90, Ronaldo "quello vero". Oggi compie 41 anni, anche se per i tifosi nerazzurri sarà sempre quel fenomeno immarcabile arrivato a Milano per la prima volta nel 1997, per cui l'allora patron Moratti versò 48 miliardi di vecchie lire per pagarne la clausola rescissoria e portarlo all'inter.
Cresciuto nella periferia di Rio de Janeiro, Ronaldo aveva mostrato fin da piccolissimo una certa propensione al dribbling. Leggenda vuole che nel campo dov'era solito giocare, una irregolarità del terreno davanti alla porta rendeva complicato segnare: la palla rischiava di rimbalzare male e uscire a lato o addirittura tornare indietro. Fu così che Ronaldo prese l'abitudine a scartare il portiere avversario invece di calciare.
C'è un'altra storia riguardante le origini del fenomeno, che riguarda la sua prima fede calcistica. Luis Nazario da Lima da bambino era infatti un tifoso del Flamengo, la squadra rossonera di Rio. Il sogno diventa realtà quando Ronnie riesce a farsi notare durante un open-day della squadra. Ronnie convince gli scout ma non abbastanza per farsi pagare il viaggio fino al campo. Bento Ribeiro, il quartiere del fenomeno, dista parecchio dalla struttura d'allenamento: ci vogliono due autobus all’andata e due al ritorno, il tutto per due allenamenti settimanali e le partite. Fu così che Ronaldo dovette accettare di rimanere a giocare nella squadretta del quartiere fino ai 16 anni quando a bussare alla sua porta arrivò il Cruzeiro.
L'exploit è rapidissimo e nel 1994, mentre Baggio calcia alto quel maledetto rigore, Ronaldo è seduto in panchina in quel Brasile campione del mondo. Poi arrivarono il Barcellona, il primo pallone d'oro di due, l'Europa League con l'Inter, il primo di Fifa World Player di 3 e la definitiva consacrazione con la vittoria del mondiale del 2002 da protagonista. Tutto questo nonostante due infortuni terribili che lo hanno tenuto lontano dal campo a lungo, una maledizione per gli interisti, che in quegli anni avrebbero sognato di vedere giocare insieme Ronaldo, Recoba e Vieri, un trio da sogno schierato in sieme solo una manciata di volte.
Dal mondiale in poi è come se Ronaldo vivesse la seconda parte della sua carriera, un riavvio totale, con il passaggio al Real Madrid, rivale storico del Barcellona, e poi il ritorno a Milano su sponda milanista. Svincolato nel 2009 decise poi di rimettersi in gioco con il Corinthias fino al 2011, data del ritiro. Ora per Ronnie sono 41 e, nonostante al Real Madrid di Ronaldo ce ne sia un altro che di Palloni d'Oro ne ha vinti molti, anche da quelle parti, quando si pronuncia questo nome riferito al fenomeno, si deve aggiungere "quello vero".