Un nome che evoca grandissime emozioni. Un nome che ancora oggi esige di prendere le distanze da omonimi più o meno celebri. Già, perché colui che nacque il 22 settembre del 1976 è Ronaldo Luìs Nazàrio de Lima, ovvero l’unico, vero, fenomenale Ronaldo. I primi calci al pallone li tira al Sao Cristovao dove viene notato da Jairzinho. Da lì inizia una delle più belle storie del calcio moderno, seppur il lietio fine non sia proprio quello desiderato dal principale protagonista. Nel 1993 Ronaldo firma il suo primo contratto con il Cruzeiro di Belo Horizonte e nel primo anno vince subito la Coppa del Brasile con il Cruzeiro. L'anno successivo, nel 1994, Ronaldo lascia il Brasile per trasferirsi in Europa e viene ingaggiato dal Psv Eindoven. Qui resta per due stagioni segnando 42 gol in 46 partite. Nell'estate del 1994 Ronaldo si ritrova ad essere Campione del Mondo pur non scendendo mai in campo. Nella stagione 1995/1996 Ronaldo vince la Coppa d'Olanda e l'anno successivo si trasferisce in Spagna al Barcellona, dove nel campionato 1996/1997 segna 34 gol in 37 partite e diventa il Pichichi (capocannoniere) della Liga. Con i blaugrana vince la Coppa di Spagna, la Supercoppa di Spagna, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea. Nel 1996 viene eletto FIFA World Player e nel 1997 vince la Coppa America con la Selecao brasiliana. Sempre nel 1997 viene eletto per la seconda volta FIFA World Player.
Nell'estate del 1997 Massimo Moratti, neo presidente dell'Inter, lo porta a Milano, sponda nerazzurra. L’acquisto porta entusiasmo tra i tifosi della Beneamata e si rivela quanto meno azzeccato visto che nella stagione 1997/1998 segna 34 gol in 37 apparizioni in nerazzurro, e vince la Coppa Uefa con l'Inter mettendo il sigillo finale nel 3-0 rifilato alla Lazio a Parigi dopo una prestazione superlativa. Al termine di un anno straordinario, Ronaldo vince il Pallone d'Oro. Nel 1998 il “Fenomeno” vince l'Oscar del calcio come “Miglior calciatore straniero” ma nell'estate 1998 perde la finale dei Mondiali di Calcio contro i padroni di casa della Francia, gara che disputa in condizioni di salute evidentemente precarie dopo una vigilia movimentata in cui era stato colto da convulsioni. L'anno successivo, il 1999, Ronaldo vince per la seconda volta la Coppa America con la nazionale verdeoro. Il 21 novembre 1999 subisce un grave infortunio durante la partita di campionato Inter-Lecce: rottura del tendine rotuleo del ginocchio destro. Il 12 aprile 2000 torna in campo nella finale d'andata di Coppa Italia Lazio-Inter ma si rompe completamente il tendine rotuleo già operato. Al termine di una lunga convalescenza il Fenomeno, nell'estate 2002 vince i Mondiali di calcio di Corea e Giappone e subito dopo, a causa delle incomprensioni con l'allenatore dell'Inter Hector Cuper, viene ceduto al Real Madrid. Si consola vincendo per la seconda volta il Pallone d'Oro ed essendo nominato per la terza volta FIFA World Player.
Nella stagione 2002/2003 vince Liga spagnola, Supercoppa di Spagna e la Supercoppa Europea col Real Madrid. Il 30 gennaio 2007, al termine del mercato invernale, il Milan acquista Ronaldo dai Blancos. Arriva giusto in tempo per alzare al cielo la Champions League non giocando neanche una partita. Il 31 luglio 2007, durante la presentazione della nuova maglia del Milan a San Siro, Ronaldo si infortuna calciando un pallone verso gli spalti e pochi mesi dopo si infortuna di nuovo rompendosi il tendine rotuleo del ginocchio sinistro durante la partita Milan-Livorno. E’ un periodo molto difficile per Ronnie: il 29 aprile 2008 a San Paolo, in Brasile, Ronaldo finisce in commissariato dopo un tentativo di estorsione da parte di tre viados con cui si era trovato in un motel. Ronaldo, accortosi che non si trattava di "donne" vere e proprie, si rifiuta di pagare e scoppia così il pandemonio. Alla scadenza del contratto col Milan, Ronaldo resta senza squadra. Torna a giocare in Brasile con il Corinthians il 4 marzo 2009, ma il 14 febbraio 2011 annuncia ufficialmente di volersi ritirare: «Non riesco più a fare le cose che vorrei – disse – perché le gambe non rispondono, così non mi diverto più, meglio smettere». Dopo il ritiro ha fatto parte del comitato organizzatore dei Mondiali 2014 in Brasile di cui è stato anche il commentatore televisivo per Globo TV. A gennaio 2015 Ronaldo torna sulla ribalta acquistando i Fort Lauderdale Strikers, squadra che milita nella NASL (North American Soccer League), la seconda serie del campionato di calcio americano. Nel 2018 è entrato a far parte della proprietà del club spagnolo del Real Valladolid.