"Vorrei poter andare sulla mia pagina di Twitter, ma non sono autorizzato a farlo: le regole per noi All Blacks sono queste e bisogna rispettarle, la cosa peggiore è quando qualcuno ti scrive e tu non puoi rispondergli. Ci rimani male, ma non possiamo 'sgarrare', non ci è permesso''. Rassegnato ,ma consapevole che la posta in palio è troppo importante, l'ala degli All Blacks Cory Jane accetta senza fare polemiche, la decisione dell'allenatore della Nuova Zelanda , Graham Henry di vietare l'utilizzo dei social network durante il mondiale di casa.
Sono già troppe le pressioni attorno al team dell'Oceania, una squadra che è riuscita a vincere solo una edizione della Coppa del mondo di rugby. Favoriti e costretti a vincere, i neozelandesi prenderanno qualunque precauzione possibile, ai fini di sbaragliare la concorrenza nella settima edizione del torneo.
Come spiegato chiaramente dal centro Conrad Smith: ''La pressione c'è, ed è inutile nasconderlo, ma io vi faccio notare un'altra cosa, ovvero che la Nuova Zelanda non ha vinto molti di questi tornei (il Mondiale n.d.r.), anzi solo uno, quindi siamo assolutamente determinati ad invertire questa tendenza. Questa è la realtà che dobbiamo guardare in faccia e con cui dobbiamo fare i conti: la Coppa deve essere nostra. Siamo diversi dalle squadre che ci hanno preceduto, quindi non dobbiamo fare come loro in passato''.