Rivivi Italia-Cananda minuto per minuto
L'Italia è viva, ma col Canada è stata una faticaccia. Nella seconda giornata del Mondiale di rugby 2015 gli azzurri, reduci dal ko con la Francia, si impongono 23-18 e conquistano così la prima vittoria del torneo. La partita la fanno i biancorossi, che balzano avanti 10-0 e costringono gli uomini di Brunel alla rimonta: tanti placcaggi sbagliati, i Canucks però fanno un possesso palla sterile e alla fine si devono inchinare.
Con Aguero e Castrogiovanni lasciati fuori, l'Italia parte contratta e dopo appena un quarto d'ora è già sotto 0-10: prima Hirayama centra i pali, poi Van Der Merwe scambia con Hearn e vola in meta, infine la trasformazione di Hirayama. La reazione degli azzurri è immediata: minuto 17, offload di Gori per Rizzo che schiaccia in meta, Allan trasforma e poi su calcio di punizione al 25' fa 10-10. A quel punto Hirayama sbaglia la punizione del +3, Canna gli fa compagnia, ma sullo scadere della prima frazione è Allan a centrare i pali per il 13-10 di fine primo tempo. Dopo l'intervallo il Canada è arrembante e l'Italia va nel pallone: i Canucks vanno in meta ben due volte, la prima valida di Evans (con Hirayama che sbaglia la trasformazione), la seconda di MacKanzie annullata dal Tmo per un in avanti di Trainor.
Gli azzurri dopo 50 minuti di gioco si trovano dunque sotto 13-15, ma poteva essere ben peggio: i biancorossi infatti fanno tanto possesso palla ma non trovano il varco. Al 57' fiammata italiana, con Garcia che vola in meta e Allan non sbaglia per il controsorpasso: 20-15. Partita finita? Assolutamente no, perchè al 72' Hirayama calcia tra i pali (20-18) e fa sentire il fiato sul collo ai ragazzi di Brunel che si difendono in trincea, soffrono, ma alla fine possono esultare, grazie anche alla punizione di Allan allo scadere di tempo per il definitivo 23-18. Da segnalare in casa azzurra il fondamentale contributo fornito dai giocatori partiti dalla panchina: su tutti, nota di merito per Mauro Bergamasco, che porta sul terreno di gioco il suo carisma e firma la sua presenza alla quinta Coppa del Mondo, un record assoluto.